Fotonica: il mercato Ue vale 60 mld di euro. Il ruolo dell’Italia nello scenario globale

di di Mario Martinelli (VP della Society AEIT per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni (AICT)) |

In Europa sono presenti diversi industrie leader di mercato e si stima siano 5.000 le imprese operanti nel settore, la maggioranza PMI. II numero di aziende in Italia è di circa 200.

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Fotonica

Fotonica 2014, il convegno nazionale delle tecnologie fotoniche che si è appena concluso a Napoli, organizzato dall’AICT (Society AEIT per la Tecnologia dell’Informazione e delle Comunicazioni) insieme alla SIOF (Società Italiana Ottica e Fotonica), IEEE Photonics Society e SIEM (Società Italiana di Elettromagnetismo) è il forum annuale della comunità scientifica nazionale del settore. Durante il convegno vengono presentati e discussi i risultati più avanzati delle ricerche e tecnologie in tutti i settori della Fotonica, con ampio risalto anche agli ambiti applicativi e quest’anno anche i numeri hanno confermato il grande interesse per la materia. Nei tre giorni organizzati a Napoli, più di 350 esperti del settore, docenti e ricercatori di università, enti di ricerca e imprenditori si sono confrontati in sessioni tecniche, tavole rotonde e simposi, tracciando le prospettive di sviluppo della Fotonica.

 

La fotonica ha una crescente pervasività in una moltitudine di applicazioni, con un ruolo determinante sia per applicazioni in campo industriale sia per prodotti e applicazioni di uso quotidiano. Il fatturato mondiale della fotonica è attualmente stimato in 300 miliardi di euro, con una crescita annua di circa l’8-10%. L’Europa detiene circa il 20% del mercato globale (60 miliardi di euro). In Europa sono presenti diversi industrie leader di mercato e si stima siano 5.000 le imprese operanti nel settore, la maggioranza PMI. Valutazioni diverse assegnano al mercato italiano della fotonica uno share variabile tra l’8% ed il 18% del mercato europeo. II numero di aziende in Italia è di circa 200. L’Impatto sulle tecnologie prioritarie per l’industria italiana interessa tutti i settori e circa il 30% delle Tecnologie Prioritarie con grandi potenzialità di innovazione.

 

Il Convegno è stato presieduto da Ivo Rendina (Chairman) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli e da Roberto Gaudino (Co-Chairman) del Politecnico di Torino. Nella seconda giornata del Convegno è stato tenuto a battesimo CORIFI (COrdinamento Ricerca Innovazione Fotonica Italia) la piattaforma nazionale di fotonica che agirà da interfaccia con l’equivalente piattaforma europea per preparare i bandi all’interno del grande schema di ricerca europeo HORIZON 2020.

Ai lavori ha partecipato il Vicesindaco ed Assessore all’ambiente del Comune di Napoli Tommaso Sodano che ha proposto la creazione di un forum permanente coordinato dagli esperti di settore presenti al Simposio che possa offrire soluzioni concrete per monitorare lo stato di salute del grande agglomerato metropolitano partenopeo, candidando di fatto Napoli a “città-laboratorio” per la sperimentazione delle tecnologie più innovative in campo ambientale.

 

Durante il Convegno si sono susseguite più di 19 sessioni tecniche per un totale di 243 contributi presentati con 18 sessioni speciali (Siof , Crittografia e Showcase); numerosi sono stati gli sponsor e le aziende che hanno partecipato con vari contributi. Il convegno inoltre era Patrocinato dalla Regione Campania e il Comune di Napoli.

 

Durante i tre giorni sono stati presentati tutti i risultati e le applicazioni nelle varie tecnologie che si basano sull’uso della luce (il fotone è la particella elementare che trasporta l’energia luminosa): dalle trasmissioni in fibra ottica (di cui tanto si parla per dotare le città della banda larga) ai laser per applicazioni in campo industriale e biomedicale, dalla microscopia alla sensoristica per la rivelazione di parametri ambientali e della qualità dei cibi, dalle celle solari per la produzione di energia rinnovabile all’illuminotecnica (con le lampade a risparmio energetico), dalle tecniche di controllo da satellite del territorio (quali il monitoraggio della qualità del suolo e delle acque dolci e salate) alle applicazioni per la sicurezza dei cittadini (homeland security), fino alle tecniche per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio artistico.

 

La fotonica è una delle cinque tecnologie chiave abilitanti (KET, key enabling technologies) individuate dalla Commissione Europea come essenziali per rispondere alle grandi sfide del ventunesimo secolo in termini di sviluppo sostenibile e miglioramento della qualità della vita. Negli ultimi anni c’è stata una forte crescita del settore, in termini sia di offerta sia di domanda. La tematica è molto importante anche per le future “smart cities” che  dovranno essere dotate delle tecnologie più avanzate per migliorare la qualità della vita dei cittadini che vivono nei grandi  agglomerati metropolitani.