Vacanze online, false recensioni su Tripadvisor? L’Antitrust indaga

di Raffaella Natale |

Tripadvisor finisce sotto la lente dell’Antitrust. Massimiliano Dona (UNC) a key4biz: ‘La veridicità delle recensioni è fondamentale sia per tutelare i consumatori, che per la credibilità degli stessi albergatori’.

Italia


Tripadvisor

Continuano le indagini dell’Antitrust nel settore del turismo, uno dei mercati fondamentali per l’economia italiana. Questa volta sotto la lente dell’Autorità è finito il noto sito Tripadvisor, dopo diverse segnalazioni da parte dell’Unione Nazionale Consumatori e di diverse strutture alberghiere, mentre ieri è stato avviato un procedimento sulle agenzie turistiche online Expedia e Booking.

Tripadvisor è un sito che pubblica le recensioni degli utenti riguardo hotel, ristoranti e attrazioni turistiche.

L’Authority guidata da Giovanni Pitruzzella ha deciso di avviare un procedimento nei confronti di Tripadvisor per pratica commerciale scorretta, per verificare se la società adotti misure idonee a prevenire e limitare il rischio di pubblicazione di false recensioni, sia sotto il profilo informativo che relativamente alle procedure di registrazione. La decisione, come appunto dicevamo, è stata adottata alla luce delle numerose segnalazioni pervenute da parte di consumatori, di proprietari di strutture turistiche (alberghi, ristoranti e altri luoghi di ritrovo) e dell’UNC.

 

Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori, ha dichiarato a Key4biz: “Siamo molto soddisfatti, che l’Autorità Antitrust abbia avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta su Tripadvisor, a seguito di una nostra segnalazione, perché la veridicità delle recensioni è fondamentale sia per tutelare i consumatori, che per la credibilità degli stessi albergatori”.

“Non solo – ha aggiunto Dona – anche TripAdvisor avrebbe tutto l’interesse a garantire l’attendibilità dei giudizi, pur preservando la libertà della Rete, per evitare che un’idea geniale, nata per sfruttare a pieno lo spirito di condivisone di Internet, imploda su se stessa con il sospetto di essere ispirata a logiche di interesse e magari anche da interessi anticoncorrenziali”.

 

Per quanto riguarda, invece, il fascicolo su Expedia e Booking, è stata avviata un’istruttoria per verificare la presenza di possibili intese restrittive della concorrenza attraverso gli accordi siglati con le strutture alberghiere.

In dettaglio, si legge nella nota, l’Autorità, su segnalazione di Federalberghi, del gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza Guardia di Finanza e Aica, “ha deciso di avviare un’istruttoria per verificare se le agenzie turistiche online, Booking ed Expedia limitino, attraverso gli accordi con le strutture alberghiere, la concorrenza sul prezzo e sulle condizioni di prenotazione tra i diversi canali di vendita, ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare sul mercato offerte più convenienti”.

 

A livello europeo, indagini antitrust nel settore dei viaggi online sono state avviate anche nel Regno Unito, in Germania e Norvegia.