Privacy: il Garante interviene a tutela dei disabili

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Il Garante, intervenuto su segnalazione di una partecipante a un concorso del Comune di Roma riservato ai disabili, ha quindi vietato l’ulteriore diffusione in Internet dei dati personali idonei a rivelare lo stato di salute dei concorrenti.

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Il Garante privacy ha dichiarato illecito il trattamento dei dati effettuato dal Comune di Roma nell’ambito di un concorso riservato a persone disabili: l’amministrazione capitolina ha infatti diffuso i dati sensibili dei partecipanti alla selezione (nome e cognome, data di nascita ed altre informazioni) quando avrebbe potuto limitarsi a mettere online sul proprio sito gli avvisi sintetici dell’approvazione delle graduatorie con l’indicazione delle modalità di accesso per gli interessati.

Il Garante, intervenuto su segnalazione di una partecipante a un concorso del Comune di Roma riservato ai disabili, ha quindi vietato l’ulteriore diffusione in Internet dei dati personali idonei a rivelare lo stato di salute dei concorrenti presenti nelle graduatorie, sia in quella intermedia che in quella finale.

 

I dati del segnalante, stando alla denuncia all’autorità, e quelli di oltre 500 partecipanti, compreso il dato sensibile dell’invalidità, inoltre, risultavano immediatamente reperibili in rete, tramite l’inserimento delle generalità nei più diffusi motori di ricerca.

 

Oltre a vietare l’ulteriore diffusione dei dati, il Garante ha ordinato all’amministrazione di conformare la futura pubblicazione online di atti e documenti alle disposizioni del Codice sulla privacy e delle Linee guida sui siti web della PA, “rispettando, in particolare, il divieto di diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute degli interessati. Il Garante si è  riservato di valutare, con separato provvedimento, gli estremi per contestare al Comune la violazione amministrativa correlata all’infrazione del Codice”. (A.T.)