Frequenze tv, Clessidra interessata alla New Co TI Media-Espresso

di Raffaella Natale |

Claudio Sposito (Clessidra): ‘E’ un tipo di attività che ci piace, siamo interessati’.

Italia


Frequenze tv

Il fondo di investimenti Clessidra è interessato alla New Co di TI Media e del Gruppo L’Espresso.  A confermare quelle che fino a ieri erano solo indiscrezioni, ci pensa il numero uno dell’azienda, Claudio Sposito.

Clessidra è, quindi, pronta a valutare seriamente l’investimento nel settore una volta completata l’integrazione tra TI Media e L’Espresso.

“E’ un tipo di attività che ci piace“, ha dichiarato Sposito a margine dell’Ipo di Anima Holding, aggiungendo: “Se ci sarà l’opportunità saremo sicuramente interessati“.

 

Oltre a Clessidra, si è anche parlato dell’interesse per la New Co del fondo F2i di Vito Gamberale.

A riguardo, il presidente di TI Media, Severino Salvemini, ha commentato che “già quando Timb era stata messa nel contest precedente insieme a La7 e Mtv, avevamo ricevuto manifestazioni di interesse. Immaginiamo che coloro che avevano fatto tali manifestazioni potrebbero essere interessati. Carotaggi di interessi specifici non ne abbiamo”.

 

L’operazione tra TI Media e L’Espresso, annunciata la scorsa settimana, sarà perfezionata entro giugno, una volta ottenuto il via libera da parte dell’Agcom.

 

La joint-venture sarà partecipata al 70% da TI Media (titolare di tre multiplex) e per il restante 30% da Gruppo L’Espresso (2 mux) per una valutazione, secondo le stime degli analisti, di circa 300 milioni di euro. TI Media s’è però riservata il diritto d’uso del canale 55 in vista della liberazione della banda 700 per servizi tlc.

 

Per il futuro della nuova Timb, che nascerà dall’integrazione con le attività di Rete A, diverse sono le ipotesi di valorizzazione che potranno essere prese in considerazione dal management: dalla vendita a fondi alla quotazione, dal partner industriale alla strategia stand-alone.

 “Per il momento – spiegato Salvemini – non ci sono preclusioni sulle diverse ipotesi – ha detto – Non abbiamo opzioni particolari al momento, nell’accordo si parla di valorizzazione e per farlo ci sono modalità diverse: offerta a fondi, metterla in Borsa, utilizzare Ti Media come scatola o anche la strategia stand alone”.

 

Oggi – ha poi precisato – siamo focalizzati nella creazione della nuova società“, ha aggiunto Salvemini, spiegando di non escludere una partnership né finanziaria né industriale. “Se fosse industriale, potrebbe essere interessante, vedremo chi si farà vivo”.

 

La New Co. creata dalle due aziende sarà il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi non integrati nazionali ed esteri operanti sul mercato italiano. L’operazione consentirà inoltre di conseguire rilevanti sinergie industriali.

Il nuovo gruppo potrà contare su un giro d’affari annuale di circa 100 milioni di euro, un risultato economico positivo e una robusta generazione di cassa.