Garante Privacy, al via consultazione per banca dati dei morosi delle Tlc

di Paolo Anastasio |

Il Garante Privacy ha avviato una consultazione pubblica in vista della creazione di una banca dati dei morosi delle Tlc. L’obiettivo è fornire agli operatori una lista con i nominativi dei consumatori con morosità superiore a 100 euro.

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Creare una banca dati dei morosi delle Tlc, per fornire agli operatori una lista più completa possibile di tutti coloro che hanno pendenze contrattuali. E’ questo l’obiettivo del Garante Privacy, che ha avviato una consultazione pubblica su uno schema di provvedimento che fissa le garanzie da rispettare per la costituenda banca dati nell’ambito dei servizi di comunicazione elettronica (il cosiddetto Sit – Sistema informatico integrato) – si legge in una nota del Garante – Il Sit potrà essere consultato dagli operatori del settore per verificare l’affidabilità dei clienti, prima di procedere alla stipula di nuovi contratti. Obiettivo della consultazione è quello di acquisire osservazioni e proposte da parte di tutti i soggetti interessati, eventualmente anche attraverso le associazioni di categoria rappresentative dei consumatori e delle società (telefoniche, tv interattiva)”.

 

Un fenomeno in crescita, quello delle bollette telefoniche non saldate a contratto finito, che aumenta di pari passo con il fenomeno sempre più diffuso del cambio operatore sulla scia delle forti promozioni offerte sul mercato delle Tlc, ma anche della tv interattiva. Sempre più spesso il vecchio operatore viene abbandonato dai consumatori senza il saldo del dovuto o mantenendo in mano strumenti costosi (ad esempio smartphone acquistati all’interno di pacchetti, sovvenzionati dalle telco ndr) messi a disposizione dall’operatore.

 

Prima della costituzione della banca dati, continua la nota del Garante, operatori e gestore dovranno predisporre e sottoporre al Garante l’Accordo che regola i rapporti tra le parti, e in caso di esito positivo ogni operatore dovrà inoltrare all’Autorità una specifica richiesta di verifica preliminare.

Il dato relativo al mancato pagamento sarà inserito nel Sit solo nel caso in cui, dopo tre mesi dalla cessazione del contratto, sussista una morosità superiore a 100 euro e solo dopo che l’operatore abbia avvertito il cliente dell’imminente iscrizione, ove non regolarizzi il pagamento.

Nel Sit, che dovrà essere separato, logisticamente e fisicamente da altre banche dati del gestore e protetto da elevate misure di sicurezza, potranno essere trattate solo informazioni di carattere negativo connesse ad eventuali inadempimenti del cliente verso gli operatori, con esclusione di altre finalità (ricerche di mercato, pubblicità, marketing). Nel Sit, inoltre, non potranno essere trattati dati  sensibili o giudiziari e non potranno essere utilizzate tecniche o sistemi automatizzati di credit scoring.

Le regolarizzazioni dei tardivi pagamenti dovranno essere comunicate dall’operatore telefonico al Sit entro 24 ore dall’avvenuta conoscenza, e il Sit dovrà cancellare gli inadempimenti al primo aggiornamento settimanale. Le morosità non sanate, trascorsi 36 mesi dalla risoluzione del contratto, saranno cancellate automaticamente.

Osservazioni e contributi sullo schema di provvedimento messo a punto dal Garante dovranno pervenire entro 30 giorni dalla  pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta ufficiale all’indirizzo di posta elettronica sitconsultazione@gpdp.it