Frequenze Tv, TI Media si ‘riserva’ un mux nella New Co con Espresso

di Raffaella Natale |

TI Media si è riservata il diritto d'uso del canale 55 in vista della liberazione della banda 700 per servizi tlc.

Italia


Frequenze tv

Apertura in forte rialzo per TI Media all’indomani dell’annunciata alleanza con il Gruppo L’Espresso per le frequenze televisive.  Stamani il titolo di TI Media registrava un +7,45% a 0,1515 euro per poi assestarsi verso la chiusura sul +4,96% a 0,148 euro. Più moderato l’andamento per la società editoriale di Carlo De Bendetti, che ha aperto con +1,61% a 1,702 euro per poi scendere del 2,09% a 1,64 euro.

E’ stato siglato ieri l’accordo tra le due aziende, le cui trattative erano state avviate lo scorso ottobre, che prevede l’integrazione dei tre multiplex facenti capo a Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB) e dei due che sono di Rete A.

“Questo accordo rappresenta la migliore soluzione possibile“, ha dichiarato oggi il presidente di Ti Media, Severino Salvemini, nel suo discorso con il quale si è aperta l’assemblea della società.
Passaggio di Salvemini anche sulla vendita di La7 a Urbano Cairo: nel quinquennio 2009-2013 TI Media “ha registrato perdite cumulate per oltre 600 milioni riconducibili al settore televisivo e la scelta di uscire dal settore è stata molto meditata e la giudichiamo una decisione ben presa”.

 

La joint-venture sarà partecipata al 70% da TI Media e per il restante 30% da Gruppo L’Espresso per una valutazione, secondo le stime degli analisti, di circa 300 milioni di euro.

La trattativa aveva inizialmente subito un rallentamento perché TI Media stava vagliando la possibilità di mantenere la proprietà del canale 55 Uhf per darlo solo in gestione alla New Co.

Adesso TI Media se si è riservata l’opzione di acquisto del diritto d’uso proprio del canale 55 Uhf.

 

Canale 55 Uhf

Il segnale forte che arriva da questa scelta è che all’interno di questo accordo si dà un valore diverso a questo canale, non solo per la qualità del segnale che assicura, ma soprattutto perché cade nella banda 700 MHz che sarà liberata a favore dei servizi di banda larga mobile.

Ragione per la quale Telecom preferisce essere prudente, consapevole che da novembre 2015 quel canale cambierà natura e su quella banda di frequenza si potranno fare in modo coprimario servizi televisivi e di banda larga mobile.

 

Gli accordi con il Gruppo Espresso prevedono, infatti, che TI Media sottoscriva un contratto di opzione con TIMB, esercitabile a partire dal 30 giugno 2016 per un periodo di tre anni, per rilevare il diritto d’uso del canale 55 detenuto da TIMB, ovvero l’intero capitale della società di nuova costituzione alla quale tale diritto dovesse essere conferito. Il corrispettivo che TI Media sarà tenuta a versare a TIMB alla sottoscrizione del contratto di opzione è di 5 milioni di euro, mentre quello da corrispondersi per l’eventuale esercizio dell’opzione di acquisto è pari a 50 milioni di euro, da rettificarsi, nel caso dell’opzione sul capitale di New Co, in funzione della posizione finanziaria netta della società.

In caso di conferimento del diritto d’uso del Canale 55 alla New Co è prevista inoltre – subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni ai sensi della normativa vigente – la sottoscrizione tra quest’ultima e TIMB di un contratto di affitto del Canale 55 che, in ragione del suo controvalore (canone annuale di 2,5 milioni di euro), costituirà anch’esso operazione con parte correlata di maggiore rilevanza per TI Media. Il contratto prevede una durata di circa 10 anni, con un diritto di recesso da parte del locatore a partire da metà 2016.

 

L’integrazione fra TIMB e Rete A, si legge nella nota, “darà luogo al principale operatore di rete indipendente in Italia, dotato di cinque multiplex digitali con un’infrastruttura a copertura nazionale, di elevata capillarità e basata su tecnologie di ultima generazione”.

L’operazione, che attende adesso l’OK dell’Agcom, dovrebbe essere perfezionato entro giugno.

 

Dettagli del deal

La New Co. creata dalle due aziende sarà il fornitore di riferimento dei principali editori televisivi non integrati nazionali ed esteri operanti sul mercato italiano. L’operazione consentirà inoltre di conseguire rilevanti sinergie industriali.

Il nuovo gruppo potrà contare su un giro d’affari annuale di circa 100 milioni di euro, un risultato economico positivo e una robusta generazione di cassa.

L’integrazione verrà realizzata mediante conferimento da parte del Gruppo Espresso del 100% delle azioni di Rete A in TIMB. Resta fuori All Music che resterà di proprietà del Gruppo Espresso.

Rispetto alla nuova TIMB, TI Media avrà il diritto di nominare la maggioranza dei consiglieri ivi incluso l’amministratore delegato mentre il Gruppo Espresso indicherà il presidente.

Una volta completata l’operazione sarà avviato un processo di valorizzazione con la ricerca di investitori interessati alla New Co.

Fra i fondi interessati a entrare ci potrebbe essere F2i, il cui eventuale ingresso permetterebbe di monetizzare il valore.

 

 

Gli analisti

Equita Sim ha alzato il prezzo obiettivo su L’Espresso (+1,31% a 1,697 euro) da 1,85 euro a 1,95 euro confermando la raccomandazione hold dopo l’accordo raggiunto con TI Media. Gli esperti da questo deal si attendono “sinergie significative“. Il network di L’Espresso “ha registrato 17,8 mln di vendite nel 2013 ed un Ebitda di circa 6 mln e considerando i canali del gruppo il fatturato sale a circa 25 mln euro”, spiegano gli analisti, aggiungendo che “dalle nostre prime assunzioni ipotizziamo un Ebitda di circa 40-42 mln prima delle sinergie, che potrebbe salire a 50 mln post sinergie. Alla luce della possibile cessione dell’asset ad un possibile azionista finanziario il multiplo di valutazione potrebbe salire fino a 10 volte l’Ebitda con un Enterprice Value di 500 mln. La valutazione dei 2 multiplex di L’Espresso sale da 125 mln a 150 mln“.

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