#ddaonline, Hollywood chiede risarcimento milionario al fondatore di Megaupload

di Raffaella Natale |

Nuova causa per Kim Dotcom, il fondatore della piattaforma pirata Megaupload, oscurata nel 2012. Le major di Hollywood chiedono un risarcimento per violazione di copyright.

Stati Uniti


Kim Dotcom

Un risarcimento milionario, è quello che chiede l’industria di Hollywood nella causa contro il sito di file-sharing Megaupload, oscurato il 19 gennaio del 2012 dal Dipartimento di Giustizia USA, nell’ambito di una vasta operazione antipirateria su scala internazionale condotta dall’Fbi.

Disney, 21st Century Fox, Paramount Pictures (Viacom), Universal City Studios (Comcast), Columbia Pictures (Sony) e Warner Bros Entertainment hanno depositato questa settimana una denuncia per violazione dei diritti d’autore presso il Tribunale della Virginia contro il fondatore della piattaforma illegale Kim Dotcom, attualmente agli arresti domiciliari in Nuova Zelanda.

Per l’Fbi, la piattaforma illegale avrebbe generato guadagni pari a 175 milioni di dollari e prodotto danni per 500 milioni di dollari ai titolari di diritti d’autore, offrendo copie pirata di film, programmi televisivi e altri contenuti protetti da copyright.

 

Gli Usa tentano da due anni di ottenere l’estradizione di Kim Dotcom per farlo giudicare dai tribunali americani con l’accusa di frode e pirateria informatica. Capi d’accusa per i quali l’hacker rischierebbe fino a 20 anni di prigione.

 

“Megaupload aveva creato un sistema per incentivare gli utenti attraverso denaro a diffondere sulla piattaforma film e programmi tv rubati”, ha detto Steven Fabrizio, ai vertici dell’MPAA (Motion Picture Association of America) che rappresenta i maggiori studios cinematografici di Hollywood. “Megaupload – ha aggiunto –non era una piattaforma per caricare video personali, ma era un centro illegale per la distribuzione di massa” di contenuti coperti da copyright.

 

L’avvocato di Dotcom, Ira Rothken, ha commentato su Twitter che si tratta di “accuse infondate”.

Sempre sul social network è intervenuto anche Dotcom per osservare che le richieste della MPAA sono ‘assurde’ così come “tutto il procedimento penale contro #Megaupload“.

 

Il gruppo era stato creato nel 2005 da Dotcom – nato in Germania come Kim Schmitz – e aveva sede a Hong Kong. Il sito Megaupload vantava 50 milioni di utenti giornalieri e diceva di generare il 4% del traffico internet.

I contenuti (film, programmi Tv, video) erano disponibili in almeno 20 lingue e coprivano quindi le richieste di un vasto pubblico mondiale.

 

Solo nel 2010, Kim Schmitz, di cui la stampa neozelandese ha documentato lo stile di vita alquanto stravagante (cadillac rosa, piscina d’acqua minerale …) avrebbe guadagnato qualcosa come 42 milioni di dollari.

Oggi Dotcom ha creato un sito legale, Mega, e vorrebbe fondare un partito di Internet per presentarsi alle elezioni in Nuova Zelanda. 

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