Spending Review? Sindacati contro i tagli alla Polizia Postale: ‘Proprio quando cresce il rischio cybercrime’

di Paolo Anastasio |

Pietro Colapietro, segretario nazionale Silp Cgil: ‘Chiudere i presidi è un messaggio negativo per i cittadini che si rivolgono in automatico alla Polizia Postale in caso di reati che si registrano sul web’

Italia


Cybercrime

Cresce l’allarme cybercrime in Italia, per il ventilato taglio di gran parte dei presidi della Polizia Postale e Telecomunicazioni del  nostro paese. Il piano di ristrutturazione, elaborato dal Ministero dell’Interno in ottica di spending review, prevede un netto ridimensionamento dei presidi di Polizia Postale a livello nazionale, garantendo la presenza di presidi soltanto nei capoluoghi di regione.

 

Oggi i sindacati, fra cui la Silp Cgil, avranno un incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano per discutere e rivedere la bozza del piano di spending review elaborata dal Viminale. “E’ in atto un piano di riorganizzazione che prevede l’accorpamento di alcuni presidi e la soppressione di altri – dice a Key4biz Pietro Colapietro, segretario nazionale Silp Cgil – Il piano colpisce in primo luogo la Polizia Postale ma anche quella ferroviaria, le squadre nautiche e alcuni commissariati. Si tratta di settori che consideriamo strategici per la sicurezza”.

 

C’è da dire che la Polizia Postale e Telecomunicazioni si occupa di tutti i reati connessi al web, fra cui la pedopornografia, la pirateria e la caccia al denaro sporco che si muove in Rete. Con il nuovo piano di tagli, ad esempio, verrebbero chiusi i presidi di Polizia Postale in grosse città come Brindisi e Taranto, per lasciare aperto soltanto quello di Bari. In Calabria, ancora, resterebbe aperto soltanto il presidio di Catanzaro mentre Reggio Calabria non sarebbe più coperta.  

 

Secondo i sindacati, la chiusura dei presidi sarebbe grave anche perché la gente, in caso di vessazioni, atti di bullismo, truffe online  e in generale di reati online, “si rivolge subito in automatico alla Polizia Postale, chiudere i presidi è un messaggio negativo per i cittadini”, chiude Colapietro.