Allarme NGN: continua l’emorragia del fisso. Per Agcom investimenti broadband a rischio

di Paolo Anastasio |

Secondo i dati dell'Osservatorio trimestrale sulle Telecomuicazioni dell'Agcom le linee fisse in Italia nel 2013 hanno subito una flessione di 730 mila unità, mentre il mercato del mobile è saturo. Cresce del 33% il traffico dati mobili, sms giù del 20%.

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Telecomunicazioni

Continua la flessione degli accessi diretti alla rete fissa in Italia, che nel 2013 hanno subito una flessione di 730 mila linee a 20,93 milioni (1,2 milioni di linee in meno in due anni), in peggioramento rispetto alle 450 mila disattivazioni del 2012. E’ quanto emerge dall’Osservatorio trimestrale sulle Telecomunicazioni dell’Agcom per il 2013, secondo cui il mercato mobile è ormai saturo, dominato da una guerra dei prezzi che tuttavia non fa registrare un aumento della base clienti, ma il semplice passaggio da un operatore all’altro che si “rubano” gli stessi clienti. Cresce invece il traffico dati in mobilità, che nel 2013 ha registrato un incremento di circa il 33%.

 

Accessi totali alla rete fissa in flessione, investimenti in Ngn a rischio

La riduzione delle linee fisse, sottolinea l’Agcom, è un disincentivo per nuovi investimenti in nuove reti a banda larga di nuova generazione (Ngn), come già indicato dal rapporto Caio. La quota di mercato di Telecom Italia nel 2013 è scesa dell’1,5%, collocandosi al 63,1%, a vantaggio di Fastweb che nel 2013 ha guadagnato una quota dell’1% al 9,3% a ridosso di Vodafone che ha una quota del 9,5% degli accessi diretti alla rete fissa in Italia. La quota di Wind resta stabile al 13,5%.

 

 

Linee Mobili, mercato fermo da due anni

Il mercato è fermo da due anni. Nuovi clienti si acquisiscono solo “rubandoli” agli altri operatori,  come testimoniano anche i circa 3,5 milioni di numeri portati ogni trimestre. Questo ha favorito la “guerra dei prezzi” in atto ormai da tempo.

Il numero complessivo di Sim è in flessione su base annua (-240.000 linee), ma in leggero aumento rispetto a settembre. Si riduce il numero le sim che svolgono solo traffico vocale (-7,5 milioni su base annua, -12 milioni rispetto a fine 2011).

Flessioni di ordini decimali si osservano per le quote di mercato di Vodafone e Telecom Italia (entrambe -0,9%), aumenta quella di Wind (+1,6%, al 25% dimensione “proporzionale” per un mercato dove sono presenti 4 imprese).

Alla flessione delle sim prepagate (a prevalente utenza residenziale) fa riscontro la crescita di quelle in abbonamento (a prevalente utenza affari).  Ancora in crescita il traffico vocale (+8,6% vs dicembre 2012)

 

Sms in calo del 20% in un anno, avanzano le App di messaggistica

In riduzione il volume degli sms, per effetto della sostituzione con “app” di messaggistica mobile. Una riduzione del 20% su base annua, a quota 76,7 miliardi di messaggini inviati nel 2013.

 

Broadband rete mobile, traffico dati in umento del 32,7%

Sono quasi 40 milioni le sim che hanno effettuato traffico dati nell’ultimo trimestre del 2013 (+23,3% su base annua), a fronte di un incremento del 32,7% del traffico dati.

 

MVNO, linee in aumento di 740 mila unità nel 2013

Le linee MVNO hanno raggiunto i 5,2 milioni, in aumento di 740 mila unità su base annua, pari al 5,4% dei clienti mobili complessivi. Poste Italiane rimane vicina al 55%. Ottimi risultati di Coop Italia, che supera il 9% (+2% su base annua). Il mercato è concentrato per circa il 70% fra Fastweb e Poste Mobile. Traffico e sms crescono da inizio anno rispettivamente del 9,6% e del 13,3%.  

 

Number portability, saldo negativo per Telecom Italia e Vodafone

A fine 2013 se le linee complessivamente portate dall’avvio del servizio hanno raggiunto i 66 milioni. Con riferimento agli ultimi 12 mesi il saldo risulta positivo per H3G (+1,4 milioni), Wind (+174 mila), mentre è negativo per Telecom Italia (un milione in meno) e Vodafone (circa 750 mila in meno)

 

Accessi alla rete fissa degli OLO

Nel complesso, su base annua il numero totale cresce di 70 mila unità, con valori sostanzialmente stabili rispetto a settembre. Gli accessi DSL non crescono da tre trimestri. Cresce il peso il Fastweb (dal 23,6% al 25,2%). Dinamismo dei servizi Wimax che hanno raggiunto i 290 mila accessi circa, e che ormai si equivalgono a quelli in fibra.

 

Broadband rete fissa

Crescita per circa 220 mila accessi su base annua, in marginale aumento rispetto a settembre (+7.000 abbonati). Telecom Italia sotto il 50%. Se ne avvantaggia soprattutto Fastweb (+1,1%) e gli operatori WiMax.