WhatsApp-Facebook, privacy a rischio. Parte il primo ricorso

di Raffaella Natale |

Ricorso alla Federal Trade Commission per bloccare l’operazione in attesa di sapere cosa farà Facebook con i dati degli utenti WhatsApp.

Stati Uniti


WhatsApp-Facebook

Rischia d’essere bloccata la maxi operazione da 19 miliardi di dollari con la quale Facebook ha acquistato WhatsApp.

A chiedere lo stop sono due associazioni no profit a tutela della privacy: Electronic Privacy Information Center e Center for Digital Democracy.

Le due associazioni chiedono che l’acquisizione venga fermata fino a quando Facebook non avrà chiarito come intende usare i dati dei 450 milioni di utenti che usano il servizio di instant messaging.

Più precisamente, nel ricorso alla Federal Trade Commission (FTC) le due associazioni americane chiedono che l’accordo tra le due web company garantisca gli utenti da eventuali “pratiche sleali e ingannevoli di raccolta dati“.

 

Diversamente da Facebook, WhatsApp non è finanziato dalla pubblicità e non ha mai raccolto i dati personali dei suoi utenti a fini commerciali come fa invece il social network di Mark Zuckerberg.

“WhatsApp ha costruito la sua base utenti con l’impegno che non avrebbe raccolto i dati privati per scopi pubblicitari“, si legge nel ricorso alla FTC dove si cita l’impegno preso nel 2009 dal fondatore del servizio di IM, Jan Koum, che sul blog dell’azienda scriveva che non avrebbe “mai venduto le informazioni personali (degli utenti) a nessuno”.

Facebook invece – sottolineano le due associazioni – usa frequentemente le informazioni personali dei propri utenti per la pubblicità” e vuole estendere a WhatsApp il modello di business basato sulla “profilazione degli utenti”.

 

Secondo il parere di alcuni analisti, per pagare un prezzo così elevato per WhatsApp, Facebook dovrà contare necessariamente su nuove funzioni che gli permetteranno di generare nuove entrate.

WhatsApp ha cominciato a vendere il proprio servizio, ma solo in alcuni Paesi come l’Italia, dove è gratuito per il primo anno e dopo costa circa 0,72 euro.