Viagra e Cialis online: multe per 500 mila euro ai siti che ne promuovevano l’acquisto

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L’Antitrust ricorda che in Italia non è ammessa la vendita di medicinali su internet in quanto la legge impone in ogni caso un’intermediazione fisica di un farmacista e, per alcuni farmaci, la prescrizione medica.

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Farmaci online

Multe per complessivi 500 mila euro sono state comminate dall’Antitrust a due società e ad un’impresa individuale per la diffusione di informazioni ingannevoli sulla liceità della vendita online di farmaci senza l’intermediazione di un farmacista e, nel caso di farmaci cosiddetti Etici, senza una preventiva consultazione e prescrizione medica.

Le sanzioni, pari a 250mila euro, 200mila euro e 50mila euro sono state inflitte rispettivamente alla società britannica Hexpress Ltd, alla società italiana Web Pharmacy Rx e al signor Giuseppe Pellegrino.

I siti coinvolti nel provvedimento sono 121doc.net, it.121doc.net e 121doc.it, di cui è titolare la società Hexpress Ltd, e ai siti www.anagen.net (titolare Giuseppe Pellegrino) e www.webpharmacy.biz, dell’omonima società.

Nel provvedimento emanato dall’Antitrust viene spiegato che il sito www.anagen.net fungeva da “segnalatore”, agganciava, cioè, i consumatori e li indirizzava all’acquisto di farmaci etici a marchio Viagra, Cialis, Levitra e Priligy sul sito internet www.121doc.it nonché di farmaci generici ad essi corrispondenti e soggetti a prescrizione medica per mezzo del sito www.webpharmacy.biz.

 

“Tutti i siti oggetto di istruttoria – spiega l’Autorità in una nota – sembravano indurre il consumatore italiano a ritenere lecito, contrariamente al vero, l’acquisto di farmaci online”.

 

Più nello specifico, il sito anagen rassicurava gli utenti italiani sull’assoluta legalità del servizio con affermazioni fuorvianti del tipo: “E’ possibile acquistare online il generico e originale, in modo sicuro e anonimo nella propria privacy e risparmiando inoltre sul suo costo commerciale” facendo però “Attenzione a molte “farmacie online” che pubblicizzano l’acquisto di farmaci in rete: l’80% è contraffatto!”.

In Italia, infatti, non è ammessa la vendita su internet di tutti i medicinali, in quanto la legge impone in ogni caso un’intermediazione fisica di un farmacista e, per alcuni farmaci, la prescrizione medica.

 

Il provvedimento è stato adottato nell’ambito di un procedimento avviato alla luce di una segnalazione congiunta di AIFA, Nas, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero della Salute e delle segnalazioni della Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Tutela Mercati, di Federfarma, Federazione Ordine Farmacisti Italiani.

 

L’Autorità ricorda infine che per i farmaci venduti in Italia vige l’obbligo di fornire ai consumatori un foglietto illustrativo contenente controindicazioni, posologia ed effetti collaterali in italiano. Cosa che i siti coinvolti nel provvedimento non facevano. (A.T.)