Telegram sfida WhatsApp: messaggi top secret a prova di privacy

di Paolo Anastasio |

Telegram, la chat di instant messaging russa, sta facendo il pieno di nuovi utenti dopo la maxi acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook. Alla base della migrazione anche motivi di privacy, dopo lo scandalo del Datagate.

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Dopo la maxi acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook per 19 miliardi di dollari, il rivale russo Telegram sta facendo il pieno di nuovi utenti, al ritmo di un milione di download al giorno.

 

La app di instant messaging che sta drenando utenti a WhatsApp consente ai proprietari di smartphone Android e iOs di inviare messaggi, foto, video e documenti criptati agli altri utenti che hanno un account Telegram.

 

Secondo TechCrunch, i fondatori di Telegram, Pavel e Nikolai Durov – i due fratelli già creatori di Vkontakte, il Facebook russo – hanno lanciato Telegram puntando sulle preoccupazioni per la privacy degli utenti russi del web, alle prese ogni giorno con un alto rischio di censura online.  

 

La differenza principale fra WhatsApp, che ha un bacino di utenti maggiore, e Telegram riguarda appunto la maggior vulnerabilità del primo nei confronti di potenziali attacchi hacker e spioni che si annidano in Rete.

 

Telegram è più piccolo di WhatsApp, ma è più sicuro perché punta sulle “secret chat”, che consentono agli utenti di cancellare in real time le tracce digitali delle conversazioni virtuali, per proteggere le comunicazioni private tramite sistemi di crittografia e messaggi che si autodistruggono dopo la lettura.

 

Un sistema di comunicazione top secret, disegnato per aggirare le intercettazioni dei servizi segreti russi. Non è quindi escluso che uno dei motivi principali che hanno spinto milioni di utenti a migrare su Telegram dopo il deal WhatsApp-Facebook sia una reazione legata agli strascichi del post-Datagate: Edward Snowden non ha mai taciuto il ruolo delle web company Usa, fra cui Apple e Facebook, a sostegno dell’NSA nell’opera di raccolta e monitoraggio dei dati degli utenti. 


Oltre a Telegram, sono molti gli OTT asiatici che minacciano lo stro strapotere di WhatsApp, fra questi i maggiori sono Kakao, Line e WeChat