Destinazione Italia: via libera all’emendamento su incentivi alle piccole imprese connesse via satellite

di |

L’emendamento propone di concedere voucher di 10.000 euro anche per permettere il collegamento ad internet via satellite, in zone scarsamente servite dalle soluzioni terrestri.

Italia


Satellite

Via libera delle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera all’emendamento al DL Destinazione Italia, che prevede di estendere gli incentivi a fondo perduto anche per quelle imprese che si dotino di kit satellitari per l’accesso alla banda larga.

 

In particolare, il provvedimento propone di modificare l’Articolo 6 Comma 1 del testo del Decreto che è atteso ora al vaglio delle Camere in vista dell’approvazione definitiva, fissata entro e non oltre il prossimo 21 febbraio.

 

L’emendamento, nel quadro delle misure volte ad abbattere il digital divide, è teso a favorire l’innovazione tecnologica delle piccole e medie aziende collocate in zone scarsamente servite dalle soluzioni terrestri. Per questo obiettivo, la disposizione propone di concedere i voucher dell’importo massimo di 10.000 euro “anche per permettere il collegamento ad internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, in quelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili”.

 

E’ la prima volta che il Governo sdogana in modo esplicito il satellite come strumento per superare il digital divide. Una decisione in linea con la campagna condotta da tempo da Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia, che ha più volte ribadito al Governo l’importanza del satellite per abbattere il digital divide, a fronte di “costi molto contenuti”.

 

Secondo recenti stime dell’Agcom, il digital divide italiano si attesta oggi al 4% interessando circa 2,3 milioni di cittadini. Un’ampia fetta della popolazione senza Internet, che non riguarda soltanto località montane a fallimento di mercato, ma anche ampie cinture sub-urbane che si trovano ai margini delle grandi città.

 

Anche la Ue è del parere che il satellite sia una giusta soluzione per garantire la completa copertura. Recentemente il Commissario Ue alla Digital Agenda, Neelie Kroes, ha osservato che “L’Ue ha un approccio tecnologicamente neutro, ma per chi vive nelle zone più remote, il satellite rappresenta una buona soluzione per collegarsi a internet e probabilmente continuerà a essere così anche in futuro”. (R.N.)