Francesco Caio: ‘Dal 6 giugno la Pa pagherà solo le fatture online’

di Raffaella Natale |

Per l’anagrafe digitale bisognerà aspettare 12-18 mesi. Domani sarà presentato il Rapporto Caio sullo stato della banda larga in Italia.

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Francesco Caio

Tre sono i pilastri su cui si basa il Rapporto Caio sullo stato della banda larga in Italia che sarà presentato domani a Palazzo Chigi alla presenza del premier Enrico Letta: fatturazione digitale, identità digitale e anagrafe digitale.

“Sull’agenda digitale abbiamo fatto enormi progressi“, ha dichiarato stamani Francesco Caio, commissario di governo per l’attuazione della Digital agenda, intervenendo al convegno ‘Educare alla rete‘ promosso dal Garante della privacy.

In particolare Caio ha spiegato che siamo molto avanti con la fatturazione elettronica perché “la macchina tecnologica è pronta e il 6 giugno è la data a partire dalla quale la pubblica amministrazione pagherà solo fatture inviate online” mentre “l’anagrafe digitale richiederà tempi più lunghi”.

Mr Agenda digitale si è detto “molto soddisfatto della consapevolezza in Consiglio dei Ministri dell’importanza di questa scadenza” e ha sottolineato che “il sollecito del presidente Letta in Consiglio dei ministri è stato molto importante in vista dell’attuazione della fatturazione elettronica, che semplificherà il rapporto con la pubblica amministrazione in termini di efficienza e trasparenza”.

 

Per l’anagrafe digitale, invece, “ci sono stati molti contatti con i Comuni e nei prossimi 12-18 mesi ci sarà il trasferimento di dati” e a quel punto “si tratta di organizzarli”.

 

Quanto all’identità digitale, ha aggiunto Caio, “si lavora affinché i cittadini con un’unica password abbiano accesso a tutti i servizi della Pubblica amministrazione”. Questo costituirà “un grande strumento di facilitazione e in questi mesi il decreto finale arriverà al ministero dell’Economia”.

“L’architettura è pronta – ha indicato Caio – ci sono diverse associazioni, come l’Anci, che stanno lavorando per l’alfabetizzazione digitale della Pa, anche se non vanno sottovalutate le tante competenze, che ci sono, dei tanti tecnici della Pubblica amministrazione”.

 

Riguardo alle tematiche affrontante nel Convegno di stamattina, Caio ha commentato che “lo Stato va educato alla rete, non è più concepibile uno Stato che non si faccia carico della frontiera digitale“.  Serve insomma “un’architettura digitale” dello Stato, un tema su cui “è molto impegnato il presidente del Consiglio Letta ma la strada da fare è enorme”.

Un tema che va affrontato in sede europea e quindi il semestre a guida italiana può rappresentare una grande opportunità: “Si deve porre il tema della sovranità digitale, l’Europa è il luogo per educare lo Stato alla rete, bisogna- ha concluso Caio– fare un patto costituente digitale”.

 

Il Rapporto “Raggiungere gli obbiettivi Europei 2020 della banda larga in Italia: prospettive e sfide” sarà presentato domani alla presenza oltre che di Caio dei due esperti che lo hanno coadiuvato in questo lavoro: Gèrard Pogorel, professore emerito dell’Università ParisTech di Parigi, e Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission.

Palazzo Chigi ha confermato che il presidente del Consiglio Letta introdurrà la conferenza stampa di presentazione del Rapporto.