#Datagate, Carl Bildt al timone della Commissione Indipendente sul futuro del web

di Paolo Anastasio |

Presentata a Davos in occasione del Wef, la Global Commission on Internet Governance analizzerà le prospettive future della Rete, minata dopo lo scandalo Nsa. Sotto la lente anche la censura.

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Carl Bildt

Ricostituire la fiducia nei confronti della Rete, compromessa dallo scandalo Datagate. Questo l’obiettivo della Commissione internazionale indipendente (Global Commission on Internet Governance), composta da 25 personalità del mondo politico, dei servizi segreti, della società civile e dell’università. La Commissione sarà guidata dal ministro degli Esteri svedese Carl Bildt, per studiare il futuro di Internet, alla luce dello scandalo Datagate, che ne ha minato le fondamenta in termini di fiducia. L’iniziativa annunciata a Davos nell’ambito del World Economic Forum, è stata organizzata dal think tank britannico Chatham House in tandem con il Centre for International Governance and Innovation (Cigi) e avrà durata biennale.

 

E non a caso al timone della Commissione c’è Carl Bildt, ministro degli Esteri svedese dal 2006, già premier dal ’91 al ’94, diplomatico di lungo corso e grande esperto di Internet e nuove tecnologie.

 

Sotto la lente della commissione indipendente due temi particolari che interessano l’evoluzione futura di Internet: da un lato, la censura che vige sul web in diversi paesi, fra cui Cina e Iran, dall’altro la questione della privacy, fortemente minata dopo le recenti rivelazioni sulla raccolta massiva di dati da parte dell’agenzia americana Nsa e della britannica Gchq.

 

“La rapida evoluzione di Internet è stata possibile sulla base di un modello aperto e flessibile che finora è stato governato in modo da consentire il suo sviluppo. Ma questo modello oggi è sempre più minacciato – ha detto l’ex primo ministro svedese Carl Bildt, a capo della Commissione – Tutto ciò sta avvenendo mentre temi fondamentali come la libertà della rete, la sua sicurezza e la sorveglianza del web sono temi sempre più dibattuti. La libertà della Rete è fondamentale, allo stesso modo della libertà di informazione ed espressione che vige nelle nostre società”.

 

L’attività della Commissione indipendente, che partirà a maggio, si muoverà parallelamente ad analoghe iniziative del Congresso Usa e del Parlamento Ue. La Commissione indipendente avvierà anche consultazioni pubbliche fra gli utenti di Internet e prevede l’organizzazione di una decina di incontri al prezzo di 150mila sterline l’uno. Il lavoro durerà due anni e prevede una relazione finale.

 

Fra i membri della Commissione guidata da Carl Bildt ci sono Joseph Nye, ex decano della Kennedy School of governance di Harward; Sir David Omand, ex responsabile del Gchq, i servizi segreti inglesi; Michael Chertoff, ex segretario del dipartimento di sicurezza degli Usa e coautore del “Patriot Act”, il pacchetto di leggi emergenziali che ha di fatto ampliato i poteri di controllo dell’Nsa in chiave anti terrorismo; L’eurodeputato Marietje Schaake, difensore della libertà della Rete.