Tv, Antitrust indaga su possibile cartello nei servizi post-produzione

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L’indagine, partita su segnalazione della Rai, intende appurare l’esistenza di un ‘meccanismo spartitorio’ messo in piedi da 23 imprese e che avrebbe generato una distorsione della concorrenza.

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Post produzione Tv

Su segnalazione della Rai, l’Antitrust ha avviato un’istruttoria per appurare l’esistenza di un possibile ‘cartello‘ tra 23 imprese che forniscono servizi post-produzione alla Tv pubblica.

 

Diverse le anomalie riscontrate nell’ambito di 20 procedure di selezione condotte dalla Rai e relative alle offerte presentate nell’estate 2013 per la stagione 2013-2014. e alle quali hanno partecipato le imprese Aesse Video, Barbieri Communication, CapitalVideo Produzioni, D4, Digital Si, Diva Cinematografica, Euro Group Line Production,  Euroscena, Grande Mela, Industria e Immagine, MAV Television, New Telecinema, Obiettivo Immagine, On Air Unipersonale, Point Films, Primopiano Tv, Reportage Television Studio, Siri Video, Soul Movie, Studio Immagine, Telecinema Production , Video Etc  e World Video Production.

 

La presunta intesa, sottolinea l’Autorità. avrebbe generato “una possibile distorsione della concorrenza” consistente in “un meccanismo spartitorio caratterizzato dalla riassegnazione delle procedure ai medesimi soggetti della stagione precedente, a sconti inferiori rispetto alla base d’asta e di conseguenza a prezzi più alti”.

 

Cinque, in particolare, gli elementi al vaglio dell’Autorità, innanzitutto “il drastico abbattimento degli sconti (superiore all’80%), con conseguente incremento dei prezzi medi di circa il 50%”, nonché “le frequenti riassegnazioni, per i programmi già appaltati all’esterno nel 2012, ai soggetti all’epoca risultati vincitori, a prezzi però di gran lunga superiori”.

L’Antitrust evidenzia quindi come i prezzi “siano poi tornati sui livelli usuali nell’ottobre 2013” e intende approfondire le “strategie di offerta di tutti gli invitati alle 20 gare oggetto di analisi, che hanno sistematicamente offerto sconti nettamente inferiori a quelli che erano risultati necessari per le aggiudicazioni precedenti” e la “configurazione delle medesime strategie con il frequente ricorso alle offerte di comodo”.

 

L’istruttoria deve concludersi entro il 16 dicembre 2014.