Huawei dice addio agli Usa: ‘Non vogliamo interferire nelle relazioni sino-americane’

di Alessandra Talarico |

Il Ceo Ren Zhengfei in un’intervista a Les Echos: ‘Abbiamo deciso di uscire dal mercato americano e di non metterci in mezzo alle relazioni sino-americane. Non ne vale la pena’.

Stati Uniti


Huawei

Dopo un lungo tira e molla, Huawei ha ‘ufficializzato’ l’uscita dal mercato americano: troppo forti le pressioni del Governo Usa, che considera l’azienda una minaccia alla sicurezza nazionale perché troppo vicina al Governo di Pechino. Pesa, tra le altre cose, il fatto che il fondatore e Ceo di Huawei,Ren Zhengfei, è un ex ingegnere dell’esercito. Ed è stato lo stesso Ren Zhengfei, in una delle sue rarissime concessioni ai media, a dichiarare bandiera bianca, dopo due anni di controversie con Washington, incluso un rapporto della House Permanent Select Committee on Intelligence del Congresso Usa, che dopo un’indagine durata circa un anno, ha intimato alle aziende Usa di non stringere rapporti commercialicoi vendor cinesi di infrastrutture per le telecomunicazioni.

“Abbiamo deciso di uscire dal mercato americano e di non metterci in mezzo alle relazioni sino-americane. Non ne vale la pena”, ha dichiarato Ren Zhengfei in un’intervista a Les Echos.

 

Gli Usa non sono i soli a nutrire ‘sospetti’ nei confronti del vendor cinese: la Commissione europea ha aperto un’indagine per valutare se Huawei e ZTE stiano danneggiando le aziende europee offrendo i loro prodotti sotto costo (attraverso una pratica nota come dumping). Nel Regno Unito, la ‘Intelligence and Security Committee ha lanciato l’allarme: l’aver consentito alla cinese Huawei Technologies di diventare uno dei principali attori del mercato nazionale delle telecomunicazioni senza gli adeguati controlli di sicurezza ha reso il Paese vulnerabile ai cyberattacchi. E ancora, in Australia il vendor di Shenzen è stato escluso dal novero dei potenziali aspiranti alla realizzazione della rete nazionale a banda larga, un progetto da 36 miliardi di dollari.

 

Huawei conta 144 mila dipendenti in tutto il mondo e ha chiuso il 2012 con un fatturato di 35 miliardi di dollari, realizzato per i due terzi fuori da mercato nazionale. Solo in Europa, il gruppo impiega 7.300 persone e ha realizzato un fatturato di 4,17 miliardi.

 

Huawei è presente nel Regno Unito dal 2001 e ha appena annunciato investimenti per 1,3 miliardi di sterline in cinque anni con la contestuale creazione di 700 posti di lavoro.

Il secondo mercato europeo è l’Italia, dove Huawei ha da poco annunciato nuovi investimenti per 1,1 miliardi di euro in 5 anni e il raddoppio degli occupati, da 750 a 1.500 unità.

Allo stesso modo, in Francia – dove il Governo ha invitato gli operatori a rivolgersi per i loro acquisti solo ad Alcatel-Lucent, fortemente in crisi – Huawei ha annunciato la creazione di 170 nuovi posti di lavoro attraverso l’apertura di due nuovi centri di ricerca e sviluppo.