Domanda n.1: Banda larga e copertura infrastrutturale in Italia

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Italia


Riferendosi alla copertura internet, il presidente Cardani sostiene che avremmo “… una copertura media che è molto bassa rispetto al resto d’Europa…tutto ciò che è connesso ad internet e alla banda larga è in una situazione preoccupante“. Forse Cardani intendeva riferirsi alla percentuale di popolazione che usa internet, che in Italia non arriva neanche al 50%. Anche perché l’Italia ha una copertura internet del 98,4%, un dato superiore alla media europea; siamo invece indietro nella copertura di reti di nuova generazione, dove registriamo solo un 14% (VDSL+fibra) contro una media europea del 53%. Invece no. Cardani tira dritto a conferma dello scenario dato, aggiungendo che “…d’altra parte abbiamo scelto uno sviluppo basato sull’imprenditoria privata ed evidentemente gli imprenditori attivi in Italia sono restii ad investire in aree che secondo loro non hanno la redditività media sufficiente per rischiare l’investimento“. Quindi il problema è l’appetibilità degli investimenti. 

 

Da qui la nostra domanda:

 

  • Quali sono le altre azioni regolatorie intraprese da AgCom per sollecitare ed attrarre gli investimenti sulla rete non solo delle società italiane, ma anche da parte di società estere, dal momento che le tariffe decise da AgCom sono sempre retroattive e, come tali, non assicurano alcuna certezza di regole all’investitore italiano ed estero? 


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