#Datagate, anomalia italiana? Per Letta la privacy dei cittadini non è stata violata

di Paolo Anastasio |

Il presidente del Consiglio in audizione alla Camera sostiene che i servizi segreti italiani non hanno partecipato alle attività di spionaggio nell’ambito dei programmi Prism e Tempora.

Italia


Enrico Letta

Anomalia italiana sullo scandalo del Datagate? Mentre l’Europa, in particolare la Germania di Angela Merkel e la Francia di Francois Hollande (Leggi articolo Key4biz), chiedono forte e chiaro agli Usa di rivedere completamente le regole sullo spionaggio internazionale, il premier Enrico Letta è andato alla Camera e ha dichiarato che “la privacy dei cittadini italiani non è mai stata violata”.

Una posizione, quella di Letta, molto lontana ad esempio da quella adottata appunto dalla Germania, che dvanti all’invadenza dei servizi segreti americani ha  fatto fronte comune con il Brasile, rivolgendosi alla commissione diritti umani dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite con una bozza di risoluzione che chiede la fine all’eccessiva sorveglianza elettronica, alla raccolta dati e altre palesi violazioni della sfera privata. L’ira della Merkel nei confronti degli Usa è ai massimi, dopo le rivelazioni sulle intercettazioni del suo stesso cellulare. 

 

In base alle risultanze dell’intelligence e dei contatti internazionali avuti “non risultano compromissioni della sicurezza delle comunicazioni dei vertici del Governo, ne’ delle nostre ambasciate”. Lo ha detto il premier Enrico Letta riferendo alla Camera sul Datagate. “Per quanto riguarda, più in generale, l’attività degli organismi informativi sulla sicurezza cibernetica – ha proseguito il premier – il Comitato interministeriale per la sicurezza pubblica ha confermato la necessità di proseguire l’attività di verifica e di tutela già avviata dalle nostre due agenzie operative, per escludere, con sempre maggiore certezza, che si siano verificati episodi di violazione della riservatezza delle comunicazioni istituzionali e dei cittadini o danni all’integrità del sistema Paese”.

 

“Non risulta che la privacy dei cittadini italiani sia stata violata da organismi informativi nazionali in collaborazione con servizi di intelligence stranieri” ha aggiunto Letta sullo scandalo che ha coinvolto l’Nsa (National security agency) (Leggi articolo Key4biz). Il sottosegretario di Stato Usa, John Kerry, “mi ha confermato la volontà del presidente Obama di non mettere in opera azioni di sorveglianza sulle comunicazioni nei confronti di Paesi alleati”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, secondo cui i servizi segreti italiani “non effettuano attività di sorveglianza difformi dal nostro ordinamento”.

 

“Confermo – ha detto il premier – che i servizi italiani non partecipano alle attività di Prism o di Tempora (i due principali programmi di spionaggio statunitensi e britannici svelati dalla ‘talpa’ della Nsa Edward Snowden, ndr) né hanno ricevuto richieste di partecipare”.

 

I servizi italiani, ha aggiunto, “hanno ricevuto solo una proposta di collaborazione su dati non riguardanti cittadini italiani per Tempora, declinata perché non corrispondente alle regole del nostro ordinamento”.

 

“I nostri Servizi non fanno controlli” al di fuori della legge italiana e “mai verso obiettivi italiani. Escludo uno scambio massivo di dati su cittadini o obiettivi italiani”.

 

È la minaccia cibernetica la priorità indicata dal governo ai servizi di informazione. “Nell’emanare la direttiva ho collocato la minaccia cibernetica in cima alla lista delle priorità”, ha spiegato il presidente del Consiglio.  “In conformità alla direttiva, gli organismi di informazione per la sicurezza stanno lavorando su tre direttrici: l’intensificazione della collaborazione internazionale, il raccordo tra le amministrazioni pubbliche e lo scambio di informazioni con i privati”, ha sottolineato il premier, che ha chiuso il suo intervento dicendo che “Radicare un nuovo equilibrio tra la sicurezza nazionale e il diritto alla privacy, tra la sicurezza e i diritti personali non è una debolezza ma un punto di forza della nostra democrazia, è la stella polare della nostra democrazia”.

 

Secca la bocciatura del M5S all’intervento di Letta. “Lei oggi è venuto a dire il nulla, sta facendo scappare dal retrobottega le grandi orecchie americane”, ha detto il deputato pentastellato Angelo Tofalo, componente del Copasir, il comitato parlamentare che ha la competenza sull’attività dei servizi di sicurezza. A Tofalo ha fatto eco il deputato di Sel Claudio Fava“Ci sentiamo delusi dal suo intervento che tace, omette e non chiarisce”.