Rai, approvato un documento interno per raccogliere le proposte dell’Appello Donne e Media

di Raffaella Natale |

Soddisfazione della promotrice dell’Appello, Gabriella Cims, che chiede: ‘A quando il primo programma per restituire al pubblico la realtà femminile sommersa?’.

Italia


Gabriella Cims

L’Appello Donne e Media segna un altro punto a proprio favore nella battaglia per il rispetto di genere all’interno della programmazione Rai, riuscendo a ottenere dal presidente Anna Maria Tarantola l’approvazione di un documento che impegna la Tv pubblica su alcuni punti essenziali.

 

Intanto la Rai s’impegna ad assicurare alle donne di ‘accedere in misura sempre più crescente ai processi decisionali, ad esempio considerando, ove disponibile, almeno una candidatura femminile per i posti da quadro in su da coprire‘.

La Rai promuoverà anche seminari per sensibilizzare su questo tema tutte le strutture interne e per rimuovere gli ostacoli.

A realizzare un’offerta editoriale di qualità che garantisca il rispetto della dignità umana attraverso una ‘rappresentazione dignitosa, reale, non stereotipata né discriminatoria che rifletta la molteplicità dei ruoli che la donna svolge nella vita sociale, culturale, economica e politica del Paese’.

 

La Rai invita quindi le strutture editoriali a orientare in questo senso la loro programmazione con l’obiettivo di evitare trasmissioni che possano indurre a una ‘fuorviante percezione dell’immagine femminile e che possano in qualsiasi modo ingenerare pregiudizi e stereotipi.

 

Il presidente Rai si impegna inoltre a favorire una ‘maggiore presenza delle donne all’interno dei programmi di informazione e intrattenimento’, oltre che a evitare l’uso di ‘immagini e contenuti che possano essere considerati discriminatori e contribuire a incitare la violenza di genere e a collaborare con le istituzioni preposte per la realizzazione e diffusione, sulle diverse piattaforme di trasmissione, di specifici programmi’.

 

Altro punto importante sul quale la Tarantola assicura il proprio impegno, è quello di ‘evitare, sempre nel rispetto della dignità umana, ogni forma di volgarità e di strumentalizzazione e mercificazione del corpo della donna’.

 

La Rai realizzerà un Report periodico sul rispetto delle pari opportunità che, come prevede il Contratto di Servizio, sarà trasmesso al Ministero dello Sviluppo, all’Agcom e alla Commissione parlamentare di Vigilanza.

 

Soddisfazione di Gabriella Cims, promotrice dell’Appello Donne e Media, sostenuto e diffuso da Key4biz, che sull’argomento è recentemente intervenuta a la “Vita in diretta“, su Rai1 (Guarda la puntata in streaming).

Intervistata da Franco Di Mare, la Cims ha commentato la vicenda del calendario, realizzato per beneficenza a favore dei bambini in India, che ritrae donne completamente nude per le strade di Lodi.

La questione è essenziale visto che, come ricorda il Censis, Italia e Grecia hanno il triste primato dell’uso del corpo femminile abbinato a prodotti da vendere, di qualsiasi genere.

 

Ma il corpo è davvero l’unica risorsa delle Donne?

Il punto, ha sottolineato la Cims, “non è tanto o soltanto demonizzare e censurare ogni iniziativa simile, anche se andrebbero rispettati i limiti del buon gusto. La questione è porre rimedio alla rimozione brutale di tutte quelle donne che non vengono raccontate dai media, cancellando la pluralità dei modelli femminili esistenti realmente e che danno un innegabile contributo di crescita a tutta la società“. Occorre una svolta concreta, ha invocato la promotrice dell’Appello, per far “riemergere urgentemente questa realtà sommersa, si deve avviare la fase costruttiva delle riforme “.

 

Franco Di Mare ha osservato come la Cims sia stata promotrice della prima e ampia riforma del Contratto di Servizio Pubblico, Rai -Governo, che indica gli obblighi della Tv di Stato nei confronti dei cittadini che pagano il canone.

“I 13 articoli introdotti sul rispetto della dignità umana, culturale e professionale delle donne – ha affermato Di Mare – pongono la Rai all’avanguardia tra le Tv pubbliche europee”.

 

“Abbiamo una grande opportunità“, ha detto ancora la Cims, “ma il tempo stringe” e ha indicato come “con la cancellazione di Miss Italia dai palinsesti, la Tv pubblica ha dato il via alla indispensabile pars destruens ma, per superare gli idola, gli stereotipi, è indispensabile dare un segnale evidente con la pars construens“.

 

Il messaggio è che “è giunto il momento di dare attuazione concreta alla nuova Linea editoriale introdotta dalla suddetta riforma” e rafforzata dalla presa di posizione della presidente Tarantola, con l’apposito documento. Infatti, a seguito delle centinaia di email… giunte alla Rai per sostenere e dare attuazione alle riforme proposte da Gabriella Cims per una più realistica rappresentazione delle donne in Tv, attraverso l’Appello Donne e Media, il presidente Rai ha varato il documento per la “policy aziendale in materia di genere…”, inviandolo alla promotrice dell’Appello.

 

Intanto, da ogni parte d’Italia, singole persone e associazioni continuano a inviare email al Presidente della Repubblica, alla presidente e al direttore generale della Rai, al presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, per chiedere la “messa in opera concreta” degli impegni assunti dall’azienda in materia di “rappresentazione delle donne“.

 

“Il segnale più grande arriverà sui contenuti“, sostiene la Cims, domandandosi: “A quando il primo programma innovativo per restituire al pubblico, e alla società, la realtà femminile sommersa? “.

 

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