MisuraInternetMobile 2013: online i dati sulla qualità delle connessioni mobili italiane

di |

Oggetto della valutazione le reti 2G e 3G, con gli operatori che hanno predisposto le loro reti secondo le migliori condizioni operative e avvalendosi delle migliori tecnologie possibili dei rispettivi equipaggiamenti di rete.

Italia


Reti mobili

Sono online i risultati della prima campagna di misurazione della qualità delle connessioni mobili, effettuata dalla FUB su commissione dell’Agcom al fine di rendere disponibili agli utenti finali dati indicativi delle prestazioni delle reti mobili H3G, Telecom Italia, Vodafone e Wind con riferimento alla qualità del servizio di trasmissione dati.

 

Dalle rilevazioni, effettuate in 20 città su tutto il territorio nazionale – per un totale di circa 500 mila singoli test – è emerso che la velocità media di scaricamento di un file è di 6,3 Megabit al secondo; la velocità media di caricamento di un file       è risultata di 1,6 Megabit al secondo; il tempo medio di navigazione in Internet, per visualizzare una pagina di dimensioni di circa 800 Kbyte è di 3,6 secondi mentre il ritardo medio di trasmissione di un pacchetto è risultato pari a 54,6 millisecondi.

 

Oggetto della valutazione le reti 2G e 3G, con gli operatori che hanno predisposto le loro reti secondo le migliori condizioni operative e avvalendosi delle migliori tecnologie possibili dei rispettivi equipaggiamenti di rete, sia come hardware sia come software.

 

“Le misurazioni – spiega l’Autorità – sono relative all’ aspetto della valutazione, attraverso prove a campione, per loro natura necessariamente limitate e contingenti, della prestazione della rete dell’Operatore, che rappresenta solo una delle componenti, per quanto di importanza basilare, che contribuiscono alla percezione della qualità del servizio reso al cliente finale e alla sua conseguente soddisfazione”.

 

Le rilevazioni sono state eseguite, attraverso campagne di misura sul campo secondo la tecnica dei “Drive Test”, ossia attrezzando un veicolo con una serie di strumenti professionali: uno strumento, collegato ad una batteria di cellulari o di chiavette USB, a loro volta equipaggiati con opportuni software che consentono di dialogare con lo strumento stesso, riportando tutta una serie di informazioni, di solito non accessibili all’utente, sullo stato della rete e su alcune grandezze significative (ad esempio, il livello di campo con cui si ricevono le stazioni base intorno al cellulare, oppure le informazioni sulla disponibilità di risorse al momento di un hand-over).

 

Le misure sono state effettuate nei 20 capoluoghi “demografici” di regione, cioè i  capoluoghi di provincia più popolosi  (per l’Abruzzo: Pescara invece de L’Aquila; per le Provincie Autonome di Trento e Bolzano: la città di Trento; per la Calabria: Reggio Calabria), con l’unica eccezione di Verona per il Veneto, a causa delle difficoltà logistiche presentate dalla città di Venezia.