4G: via libera nel Regno Unito all’uso dello spettro 2G e 3G per i servizi LTE

di Alessandra Talarico |

Matthew Howett (Ovum) buona notizia per gli operatori, ma non avrà un grande impatto sugli attuali piani di diffusione delle tecnologie mobili 4G. Il processo di refarming potrebbe durare anni.

Regno Unito


Ofcom

Gli operatori britannici potranno cominciare a usare lo spettro 2G e 3G per lanciare i loro servizi mobili di quarta generazione basati su LTE.

La decisione dell’Ofcom – il regolatore del mercato tlc britannico – intende dare un’ulteriore spinta al mercato dei servizi mobili dopo che questa possibilità era stata concessa, tra mille proteste, solo a EE, che ha potuto usare prima di tutti i competitor la banda 1800MHz per il 4G.

Ora, date le nuove disposizioni, potranno essere sfruttate per i nuovi servizi anche le frequenze nelle bande 900MHz e 2100MHz.

 

La decisone era attesa ed è il frutto di una consultazione lanciata dal regolatore lo scorso anno. Mira, come ha spiegato Ofcom in una nota, a “offrire come obiettivo di lungo termine la liberalizzazione di tutte le licenze mobili” e a rimuovere “le barriere regolatorie alla diffusione delle ultime tecnologie mobili disponibili”.

Anche se gli operatori non lanceranno immediatamente i servizi 4G sulle nuove bande liberalizzate, “l’interesse dei consumatori sarà tutelato dal fatto che queste frequenze sono già state liberate per l’uso 4G prima di una transizione guidata dal mercato”.

Come risultato, aggiunge Ofcom, “gli operatori possono già pianificare e implementare la transizione alla tecnologia 4G su queste bande senza dover passare attraverso un nuovo processo regolamentare”.

 

L’analista Ovum Matthew Howett ha sottolineato che la decisione rappresenta una buona notizia per gli operatori, ma non avrà un grande impatto sugli attuali piani di diffusione delle tecnologie mobili 4G.

Il processo di refarming di queste frequenze potrebbe infatti durare anni e per il lancio dei servizi mobili di nuova generazione saranno più probabilmente sfruttate le frequenze acquistate nella recente asta del dividendo digitale.