Apple sfavorisce i rivenditori a vantaggio dei suoi store? Perquisizione di 24 ore nelle sue sedi francesi

di Raffaella Natale |

Il modello economico di Apple è finito sotto la lente dell’Antitrust francese. Nel mirino anche gli app store di Amazon e Google.

Francia


Apple Store

Apple è finita nel mirino dell’Antitrust francese. La scorsa settimana le principali sedi d’oltralpe dell’azienda hanno subito una perquisizione durata ventiquattro ore che, stando alle indiscrezioni riportate dal sito Mac4ever, ha riguardato anche Tech Data e Ingram.

L’Autorità ha confermato l’operazione ma non ha voluto rilasciare alcun commento. Pare che siano stati sequestrati documenti che riguarderebbero i rapporti tra Apple e i suoi distributori.

Questi ultimi sarebbero, infatti, totalmente nelle mani di Apple che imporrebbe condizioni molto rigide, in particolare sui prezzi di vendita dei prodotti. Secondo alcuni osservatori, molte di queste condizioni sarebbero anticoncorrenziali.

 

Lo scorso anno, inoltre, il principale distributore di Apple, la società eBizcuss, un Apple Premium Reseller che contava una quindicina di negozi in Francia, è fallito.

Il gruppo aveva depositato una denuncia contro la compagnia californiana per ‘abuso di posizione dominante’, ‘abuso di dipendenza economica’ e ‘concorrenza sleale’ e adito anche l’Antitrust.

EBizcuss vendeva solo prodotti Apple e accusa il gruppo americano di non fornire i propri prodotti in anteprima ai distributori autorizzati, per privilegiare gli Apple Store.

 

L’Autorità sta adesso cercando di capire se Apple abbia dato ordine ai suoi grossisti di non consegnare nei tempi stabiliti la merce ai distributori come eBizcuss.

 

Parallelamente l’Autorità per la concorrenza si sta interessando a un altro dossier che riguarda i negozi virtuali di applicazioni mobili, come l’App Store di Apple, quello di Amazon e Google Play.

 

Lo scorso anno Apple aveva aumentato il prezzo minimo di vendita di giornali e riviste nel proprio App Store. Il Gruppo degli editori di servizi online (GESTE) aveva accusato l’azienda d’aver preso una decisione ‘unilaterale’ in modo ‘brutale’.

Anche in questo caso, si tratta di stabilire se Apple abusi della propria posizione dominante per censurare alcune applicazioni o per imporre agli sviluppatori di app delle condizioni economiche che non gli consentono di vivere.

 

La pressione europea su Apple è altrettanto forte. Il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, ha inviato una lettera agli operatori mobili per sapere quali sono le restrizioni imposte da Apple.