Google: in cantiere console e smartwatch Android. In vista anche nuova versione di Nexus Q

di Alessandra Talarico |

Nel 2012, i giochi per console hanno prodotto un fatturato di quasi 25 mld di dollari. Il mercato dei ‘wearable device’, nel quale si inserirà invece la nuova generazione di orologi ‘intelligenti’ dovrebbe arrivare a un valore di circa 1,5 mld di dollari.

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Google starebbe lavorando a una console e a un orologio da polso basati su Android nel tentativo di ampliare la portata del sistema operativo oltre smartphone e tablet e di anticipare la rivale Apple anch’essa a lavoro su progetti simili.

La società si preparerebbe anche al lancio di una nuova versione del media player Nexus Q, presentato lo scorso anno ma mai arrivato in commercio.

 

Almeno uno dei prodotti in fase di sviluppo, anticipa il Wall Street Journal, dovrebbe essere lanciato entro l’autunno: probabilmente la società accelererà sulla console, un dispositivo ancora assente dal suo portfolio e che potrebbe far leva sulla popolarità dei giochi Android, che stanno crescendo più velocemente di quelli per le console classiche di Nintendo, Sony e Microsoft. Queste ultime due, nelle scorse settimane, hanno presentato le ultime versioni delle loro console – PlayStation e Xbox – che arriveranno in commercio alla fine di quest’anno.

 

Nel 2012, i giochi per console hanno prodotto un fatturato di quasi 25 miliardi di dollari e la gran parte dei profitti sono andati a questi tre produttori.

Il mercato dei ‘wearable device’, nel quale si inserirà invece la nuova generazione di orologi ‘intelligenti’ – insieme ad altri gadget come gli ‘smart glasses’ di Google –  dovrebbe arrivare a un valore di circa 1,5 miliardi di dollari il prossimo anno.

Una goccia, rispetto al valore del mercato smartphone, stimato in 358 miliardi di dollari, ma prossimo alla saturazione.

 

Ovvio che Google voglia ritagliarsi uno spazio in entrambi, anticipando magari la concorrenza anche nel segmento degli orologi smart su cui stanno lavorando anche Samsung, Microsoft e Apple.

Tutti i big, insomma, stanno cercando di diversificare il loro portfolio per trovarsi già in prima linea nel momento in cui i loro prodotti di punta nel campo dell’hardware – per Google gli smartphone Android (da cui in realtà guadagna ‘solo’ 8 miliardi di dollari l’anno lordi), per Microsoft la console Xbox – dovessero scontrarsi con mercati ormai saturi, come sta succedendo in Europa e negli Usa per gli smartphone, la cui crescita è legata ormai per lo più ai mercati emergenti dove però i consumatori hanno un potere d’acquisto più limitato.