#Antitrust, Pitruzzella: ‘Banca per l’Innovazione a sostegno delle startup’

di Raffaella Natale |

Secondo il presidente dell’AGCM, troppi ‘ritardi burocratici’ nell’avvio dell’Agenda digitale e difficoltà d’accesso al credito ostacola il decollo delle startup.

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Ha parlato anche di Agenda digitale il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, presentando stamani al Parlamento la Relazione annuale, per sottolinearne con preoccupazione i “ritardi burocratici” che stanno segnando l’avvio del processo di digitalizzazione dell’Italia.

Internet – ha sottolineato Pitruzzella – è certamente una grande opportunità di sviluppo che non possiamo perdere”.

“Servono politiche per rilanciare lo sviluppo della nostra economia e la cui adozione ricade

nella responsabilità esclusiva non dell’Autorità, ma delle Istituzioni rappresentative“, ha indicato il presidente dell’AGCM, riferendosi ad alcuni settore chiave per il futuro dell’Italia, tra cui in particolare il sostegno all’innovazione, il funzionamento della PA e le riforme istituzionali, e infine i processi di liberalizzazione.

 

In tale ottica, risulta indispensabile, per l’Autorità, anzitutto accrescere il grado di sviluppo del sistema nazionale attraverso il sostegno all’innovazione: “E’ noto che la concorrenza dinamica si gioca sulla capacità delle imprese di rinnovarsi e di proporre soluzioni produttive sempre più efficienti e in grado di meglio soddisfare le esigenze della domanda”.

 

Pitruzzella fa quindi riferimento ai due Decreti Crescita del 2012 (DL 83 e DL 179) che hanno introdotto “alcune significative misure” e “si inseriscono in una strategia di sviluppo che punta a fare dell’innovazione un fattore strutturale di crescita e di rafforzamento della competitività delle imprese”.

Due temi, ha osservato il presidente dell’Antitrust, appaiono centrali più degli altri in un’ottica di sostegno alla innovatività del sistema e allo sviluppo: le novità in tema di startup e di Agenda digitale.

Entrambe configurano tasselli fondamentali di un disegno volto a favorire un sistema economico-sociale dove la circolazione del sapere, la condivisione delle informazioni di pubblica utilità, gli standard aperti e interoperabili, la possibilità di far crescere l’imprenditorialità facendo leva su tecnologia e attività di ricerca e sviluppo, così come la connettività e i servizi digitali al cittadino costituiscono le basi per recuperare il gap tecnologico del Paese ed aprire una nuova fase di sviluppo sostenuto e sostenibile”.

 

Secondo Pitruzzella, per le startup innovative è stato introdotto un “corpus organico di norme che pongono l’Italia all’avanguardia nel confronto con gli altri partner europei”.

Ma, ha osservato, “uno dei più gravi ostacoli al decollo delle startup è rappresentato dall’accesso al credito. Sul tema sono necessari sforzi ulteriori e andrebbe considerata la proposta, avanzata di recente, di istituire una banca per l’innovazione“.

 

Con riguardo all’innovazione digitale, è noto “il Paese sconta un grave ritardo, in primis di tipo culturale, che si è tradotto nella frammentarietà delle iniziative e nella incapacità di impostare iniziative lungimiranti ed organiche. Nel corso dell’anno, tale tendenza sembra essersi invertita. Tassello dopo tassello, il legislatore ha delineato una nuova complessiva disciplina, che si inserisce coerentemente nel quadro dell’Agenda digitale europea”.

I due Decreti Crescita, ha detto ancora, hanno introdotto misure che dovrebbero permettere all’Italia di colmare il divario esistente con gli altri Paesi in termini soprattutto di minore diffusione dell’eCommerce e dell’eGovernment.

 

Gli acquisiti online, ha poi avvertito, sono “un fattore di stimolo alla crescita, alla concorrenza e all’integrazione dei mercati, ma costituisce al tempo stesso anche uno strumento pieno di insidie per il consumatore che, privo dei riferimenti che tradizionalmente orientavano le proprie scelte d’acquisto, potrebbe trovarsi sempre più esposto a pratiche commerciali contrarie ai canoni della diligenza professionale e idonee a falsarne il comportamento economico o a condizionarne indebitamente la liberta di scelta“. “L’Autorità – ha aggiunto – mantiene la soglia di attenzione particolarmente elevata”.

 

“Attraverso l’implementazione dell’Agenda digitale risulterà notevolmente semplificata la vita delle imprese e dei cittadini, con una cospicua riduzione del peso e del costo della burocrazia e un guadagno diretto in termini di modernizzazione e competitività del sistema Paese tutto”.

L’Autorità – ha ribadito Pitruzzella – giudica positivamente i progressi compiuti e non può che auspicare che si prosegua sulla strada intrapresa nel convincimento che il binomio promozione dell’innovazione-digitalizzazione rivesta un rilievo cruciale nel nostro sistema: si tratta, infatti, di moltiplicatori degli investimenti e di acceleratori della ripresa, capaci di agire in proficua sinergia con gli interventi di liberalizzazione già adottati, potenziandone gli effetti”.

 

Passaggio di Pitruzzella anche su internet e libertà: “La libertà è stata una grande e positiva caratteristica di Internet, ma libertà non significa anarchia e assenza di regole. Anche se le caratteristiche di Internet portano a privilegiare una regolazione morbida, che non ostacoli i processi innovativi che quotidianamente vi si svolgono, in alcuni casi una regolazione appare necessaria. In particolare, per la tutela dei diritti di autore degli editori che producono contenuti, e ne sopportano i relativi costi, ed i cui prodotti vengono utilizzati gratuitamente dagli Ove rthe top. Non si tratta certamente di far pagare i navigatori su Internet ma di regolare i rapporti tra attori economici coinvolti nella produzione e nella diffusione dei contenuti”.

A riguardo, l’Autorità ha inviato un’apposita segnalazione al Governo e al Parlamento (Leggi Articolo Key4biz).

 

Per maggiori approfondimenti:

Relazione Antitrust 2012