Tv locali, internet e social network per rinnovarsi. Restano i dubbi sul nuovo ordine dei canali sul telecomando

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In riferimento alla questione LCN, il Commissario Agcom Antonio Preto ha fatto sapere d’aver segnalato al Consiglio alcune perplessità.

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Il comparto radiofonico e televisivo tradizionale sta affrontando un periodo di fortissima crisi derivante dalla recessione nonché dalla concorrenza operata dalle nuove piattaforme, le quali stanno anche modificando abitudini e preferenze degli utenti nella scelta e nelle modalità di fruizione dei contenuti, mettendo in discussione il modello di trasmissione generalista e la diffusione a carattere lineare.

E’ quanto emerso nell’intervento di Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e presidente Aeranti, all’ottava edizione del RadioTv Forum, al quale hanno partecipato, tra gli altri, anche il Viceministro allo Sviluppo economico Antonio Catricalà, il Commissario Agcom Antonio Preto, il Presidente della FUB Alessandro Luciano, i presidenti di diversi Corecom.

Nella due giorni a Roma, 28 e 29 maggio, hanno partecipato imprese radiofoniche e televisive e di operatori del settore, per un totale di 3.180 presenze.

 

Rossignoli ha parlato delle crescenti difficoltà del mercato pubblicitario, “con una rilevante contrazione dei relativi ricavi, che rappresentano, da sempre, la principale fonte di finanziamento dell’attività aziendale”.

In questo contesto — ha proseguito Rossignoli — al fine di evitare un drastico ridimensionamento del comparto, che dà occupazione a circa diecimila lavoratori dipendenti e ad altrettanti collaboratori, sono necessarie forti iniziative a livello governativo per la ripresa del mercato pubblicitario e per favorire l’accesso al credito bancario da parte delle imprese.”

 

Proprio parlando di risorse per il settore, Rossignoli ha affermato che sono assolutamente necessarie, nell’immediato, norme di indirizzo del mercato pubblicitario come sgravi di imposta per le aziende che acquistano spazi pubblicitari sulla emittenza locale.

 

Rossignoli ha, inoltre, affermato che le emittenti locali devono avviare strategie di sviluppo sulle nuove piattaforme tecnologiche, affiancando alla trasmissione terrestre tradizionale, la diffusione via internet, anche tramite tablet e smartphone, e integrando la propria offerta attraverso l’uso sinergico dei social network.

Con riferimento alla questione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale (LCN), Rossignoli ha rilevato che la nuova disciplina adottata dall’Agcom penalizza fortemente l’emittenza locale, riducendo drasticamente le relative numerazioni dei primi due archi che passano da 78 a 26. Diverse Tv locali di Aeranti-Corallo hanno proposto ricorso al Tar Lazio per chiedere l’annullamento della nuova regolamentazione (Leggi Articolo Key4biz).

 

Rossignoli ha quindi chiesto che le frequenze di almeno una delle tre reti del cosiddetto ex-beauty contest – che  in base alla delibera n. 277/13/CONS della Agcom non verranno più poste all’asta – vengano utilizzate per risolvere le numerose problematiche interferenziali che affliggono il comparto televisivo locale, a seguito della transizione alle trasmissioni digitali terrestri.

 

Rossignoli ha poi aggiunto che occorre definire al più presto i tempi e le modalità per le modifiche di destinazione della banda 700 Mhz (canali 49-60 Uhf), in modo tale da non recare ulteriori disagi al comparto televisivo locale.

Infine, con riferimento alla destinazione dei canali 61-69 ai servizi di comunicazione mobile di banda larga, Rossignoli ha sollecitato attenzione al tema della compatibilità tra gli impianti di trasmissione televisiva e quelli dei servizi LTE (Leggi Articolo Key4biz).

 

Antonio Catricalà si è impegnato a garantire un continuo confronto con il settore e con le associazioni di categoria. Il Viceministro ha poi affermato che ci sono spazi per la semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese e per l’incentivazione del mercato pubblicitario. L’intervento del Viceministro Catricalà ha poi toccato un tema particolarmente sensibile per le emittenti locali, quello dei contributi: in riferimento al bando per le misure di sostegno tv locali per il 2013, ha affermato che lo stesso sarà firmato quanto prima e ha poi promesso il proprio interessamento per dare soluzione alla problematica dei fondi arretrati.

 

Il Commissario Agcom Antonio Preto ha sottolineato, nel proprio intervento, due macro-tendenze in atto: la convergenza e la globalizzazione dell’offerta dei contenuti. Le emittenti locali — ha proseguito Preto — hanno gli spazi per individuare e rafforzare i propri vantaggi competitivi. La vicinanza con il territorio e il peso del contesto linguistico e locale sulle abitudini di consumo degli utenti italiani sono il presente e anche il futuro cui devono guardare le emittenti locali, tutto ciò anche in considerazione del declino della televisione generalista e del boom dell’offerta tematica.

 

Le tv locali, a fronte della globalizzazione dei contenuti diventano il baluardo della tradizione locale, della promozione della diversità e del pluralismo. E questo ruolo — ha detto ancora Preto — devono mantenere, perché permette loro al tempo stesso di rivestire una funzione sociale, promuovere il territorio e differenziarsi sul mercato.

Con riferimento alla questione LCN, il Commissario Preto ha affermato di aver segnalato al Consiglio alcune sue perplessità circa la compatibilità della scelta fatta con il quadro normativo vigente; infatti, a suo parere, la decisione di assegnare una riserva di numerazione a consorzi di emittenti locali, poiché non espressamente prevista dal legislatore, potrebbe porsi in contrasto con lo spirito della normativa del settore ed esporre l’Autorità al rischio di un nuovo contenzioso giurisdizionale.

 

Il Commissario ha concluso affermando, con riferimento ai nuovi scenari, che occorre un generale ripensamento delle tradizionali forme di gestione dei contenuti audiovisivi che valorizzi il patrimonio dei broadcaster locali in un ambiente multipiattaforma.

 

Il Presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom Filippo Lucci ha affermato che le emittenti locali forniscono un servizio prezioso per l’informazione locale, e che, pertanto, diventa fondamentale salvaguardare tale patrimonio. Si è poi soffermato sul lavoro svolto dai Corecom che, negli ultimi anni, hanno ridotto i componenti, hanno ridimensionato la burocrazia, hanno formato i dipendenti e che, oggi, chiedono una interlocuzione ancora più incisiva con il Ministero per poter velocizzare il proprio lavoro nei confronti dell’emittenza locale. Sulla questione delle misure di sostegno, Lucci ha poi affermato che entro il mese di giugno tutti i Corecom saranno pronti con le graduatorie relative alle misure di sostegno per le tv locali.

 

Tra i numerosi incontri dell’evento, molto interessante è stato il seminario sugli scenari evolutivi per radio e tv locali, nuovi modelli di business e nuove piattaforme. Paolo Alagia, dell’Ufficio studi e osservatorio della Direzione Analisi dei mercati, concorrenza e studi dell’Agcom, ha illustrato il rapporto SCREEN realizzato dall’Agcom; è stata poi la volta di Enrico Menduni (Ordinario al Dams dell’Università Roma 3) che si è soffermato sulle opportunità per le emittenti televisive e radiofoniche locali offerte dai nuovi scenari digitali, mentre Gianni Celata (Docente di economia dell’informazione e della comunicazione all’Università La Sapienza di Roma) ha affrontato l’interazione con i social net-work e YouTube. Bruno Zambardino (coordinatore operativo Istituto di Economia dei Media Fondazione Rosselli) ha analizzato le nuove tendenze in atto e i possibili modelli di sviluppo per le tv locali.

 

Molto interessante il seminario per le imprese radiofoniche. Vincenzo Lobianco (Direttore reti e servizi di comunicazione elettronica dell’Agcom) che ha illustrato il progetto pilota per la radiofonia digitale in provincia di Trento; Stefano Ciccotti (Presidente ARD e Amministratore delegato Rai Way) ha parlato delle fasi di avvio del digitale radiofonico e del ruolo dell’Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia. Jurg Bachmann (membro della Aer – Association Européenne des Radios e presidente della Associazione Svizzera delle Radio Private) è invece intervenuto sulla radiofonia digitale in Europa e Augusto Preta (direttore generale di IT Media Consulting) ha analizzato le prospettive della radio digitale. Di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici ha parlato Paola Ricciuti (Agcom) che ha illustrato i lavori del tavolo tecnico, costituito presso l’Autorità. (R.N.)