Telemarketing e privacy, la giusta via tra esigenze dei consumatori e aziende

di Raffaella Natale |

Gli utenti lamentano le insistenti chiamate anonime a scopi commerciali. Un problema che resta aperto nonostante la creazione del Registro delle opposizioni. Se ne parlerà domani al workshop presso l’Università di Salerno.

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Telemarketing

Telemarketing, disciplina giuridica e prassi imprenditoriali“, è questo il titolo dell’interessante workshop che si terrà domani 15 maggio (ore 15) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno.

L’evento rientra nell’ambito dei seminari organizzati dal Laboratorio In.Di.Co. (Informazione Diritto Comunicazione) e si propone di approfondire e analizzare i profili giuridici del telemarketing.

Parteciperanno esperti del settore e personalità come Giovanni Maria Riccio, titolare della cattedra di Diritto della comunicazione e partner dello studio Scorza Riccio & Partners, Michela Massimi, funzionaria del Garante per la protezione dei dati personali, e Fabrizio Pilotto, ex deputato radicale e amministratore delegato della società trevigiana Edipro, leader nel settore del telemarketing.

 

Giovanni Maria Riccio ha dichiarato a Key4biz che “molte problematiche riguardanti il telemarketing sono state risolte grazie alla creazione del Registro delle opposizioni, ma resta evidente – ha aggiunto – che determinate pratiche, come le telefonate anonime, sono difficili da risolvere”.

Spesso, facendo riferimento al settore telefonico che è quello più attivo in questo campo, le telefonate ai consumatori, “non provengono necessariamente dall’operatore a cui la promozione fa riferimento”.

“Il mercato della telefonia – ha, infatti, spiegato Riccio a Key4biz – è fortemente concorrenziale e non si può escludere che le telefonate in questione arrivino da operatori concorrenti”.

 

La soluzione? “Molto possono fare i teleseller, come Edipro o altre agenzie. E poi serve maggiore attenzione da parte degli operatori“.

Edipro – ha osservato Riccio – è un esempio di best practice che si contraddistingue perché innanzitutto rispetta la legge, oltra a essere in costante dialogo col Garante privacy di cui segue le indicazioni”.

“L’intento del Garante – ha precisato  – non è quello di reprimere il telemarketing, ma di bilanciare le esigenze dei consumatori, che hanno dichiarato di non voler essere contattati, e delle imprese che sanno di avere nel telemarketing uno strumento importante per la promozione e la vendita dei loro prodotti e servizi”.

“Bisogna però chiaramente fare business – ha concluso Riccio – rispettando le best practices, il Codice della Privacy e le indicazioni del Garante. Tutto questo non è solo possibile, ma deve diventare il punto di forza delle imprese sul mercato”.

 

L’incontro di domani sarà, infatti, focalizzato sulla normativa in materia di telemarketing e, in particolare, sulla possibilità di utilizzare le utenze telefoniche per finalità commerciali. Recentemente, il legislatore è intervenuto sul punto, creando il Registro delle opposizioni, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB), che contiene le numerazioni degli abbonati che hanno scelto di non essere contattati per proposte pubblicitarie da parte degli operatori. Tuttavia, nonostante l’istituzione del Registro, sono ancora molto frequenti i contatti commerciali e le segnalazioni al Garante privacy (Leggi Articolo Key4biz). Resta ancora aperto, ad esempio, il problema delle chiamate anonime, che non consentono di risalire alla numerazione dell’operatore chiamante, così come quello dei call center localizzati all’estero.

 

Nel corso del workshop, saranno analizzate le best practices che gli operatori adottano nonché le modalità per gli utenti per rifiutare ulteriori contatti commerciali. L’obiettivo del dibattito è principalmente quello di costruire un punto di dialogo tra le esigenze dei consumatori, spesso vessati da continue richieste telefoniche, e quelle delle imprese, che vedono nel marketing uno strumento indispensabile per la promozione dei propri servizi commerciali.