Telecom Italia: ‘solo speculazione’ ipotesi su cessione rete e quotazione newco

di Alessandra Talarico |

Scettico sul progetto di integrazione tra Telecom Italia e 3 Italia, il patron di Orascom Telecom Naguib Sawiris, secondo cui le due aziende sono troppo diverse per cultura e business model.

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‘Pura speculazione’. Così un portavoce di Telecom Italia ha definito le ipotesi di stampa relative ai presunti accordi per l’ingresso di nuovi partner nel fisso e nel mobile.

“Allo stato, ogni ipotesi di conclusione di accordi con possibili partner nel mobile o nel fisso, architetture societarie e prospettive di quotazione di una eventuale ‘Società della Rete’ è da considerare prematura e oggetto di mera speculazione”, ha riferito il portavoce all’agenzia di stampa Reuters.

I progressi sia per quanto concerne la valutazione dell’integrazione di 3 Italia che le trattative con la CDP per lo spin-off della rete fissa “saranno oggetto di esame da parte del consiglio di amministrazione già programmato per il giorno 8 maggio”, ha aggiunto.

 

Le precisazioni si riferiscono, in particolare, a quanto reso noto dal quotidiano Il Messaggero, secondo cui il presidente esecutivo Franco Bernabè avrebbe pronto un accordo preliminare con il Fondo Strategico Italiano che includerebbe termini e condizioni di una partnership con FSI – controllato dalla CDP – da realizzare contemporaneamente alla quotazione in Borsa della newco in cui confluiranno le attività della divisione Open access, ossia la rete fino agli armadietti.

Secondo l’ipotesi avanzata dal quotidiano capitolino, alla CDP potrebbe essere conferito il 15-20% dell’infrastruttura, mentre sul mercato finirebbe il 30-40% del capitale.

 

Sulla scia di queste indiscrezioni, il titolo Telecom è salito in avvio di seduta del 2,4% a 0,66 euro per poi essere scambiato nel pomeriggio a 0,65 (+1,62%).

 

Scettico sul progetto di integrazione tra Telecom Italia e 3 Italia, il patron di Orascom Telecom Naguib Sawiris, secondo cui le due aziende sono troppo diverse per cultura e business model.

Forse anche per questi motivi venne bocciata la sua offerta per una quota dell’operatore storico italiano però ciò non gli ha impedito di farsi avanti comunque.

Uscito dal mercato mobile italiano due anni fa – quando Wind, acquistata da Enel nel 2005 venne venduta ai russi di Vimpelcom – il tycoon egiziano ha provato a rientrarci lo scorso anno offrendo 2 miliardi di euro per una quota di Telecom Italia, ma l’offerta non è stata accettata.

Sawiris ora vorrebbe tornare sui suoi passi, magari di nuovo via Wind perchè considera ancora l’Italia “un buon posto dove investire”.

Quando troveremo una buona opportunità torneremo di sicuro”, ha affermato in un’intervista a Bloomberg.