Vodafone: dividendo garantito anche senza l’apporto di Verizon Wireless

di Alessandra Talarico |

Per contrastare il declino dei ricavi, marcato soprattutto nei Paesi del sud Europa, il gruppo punta sulla crescita delle connessioni dati, sullo sviluppo delle reti di quarta generazione, sui nuovi servizi quali i pagamenti mobili e il cloud.

Regno Unito


Vittorio Colao

Vodafone pagherà i dividendi anche senza l’apporto della cedola della divisione americana Verizon Wireless.

“Se non riceveremo un dividendo dagli Usa non sarà un problema per noi”, ha affermato in un’intervista a Bloomberg il Chief Financial Officer Andy Halford, spiegando che Vodafone genera al momento “una liquidità leggermente superiore al dividendo” che paga.

 

La politica dei dividendi della divisione americana è stata da sempre una spina nel fianco per la società britannica: lo scorso anno, la JV ha distribuito dividendi per oltre 8 miliardi (dei quali a Vodafone sono andati 3,83 miliardi) ma i pagamenti non sono regolari. Grazie a questo ‘bonus’, Vodafone ha distribuito dividendi per 6,64 miliardi di sterline.

 

Nel 2011, dopo aver annunciato il primo dividendo dal 2005, Verizon aveva poi tentato di fare marcia indietro, cercando di non versare i 10 miliardi di dollari promessi (dei quali a Vodafone spettava una quota pari a 4,5 miliardi), salvo poi decidere per il pagamento della cedola.

L’ultimo dividendo, del valore di 923 milioni (1,05 miliardi di euro) era stato riscosso nel 2005. Dopo di che Verizon Communications ne ha bloccato il pagamento, preferendo utilizzare i soldi per appianare il debito. Molti, tuttavia, hanno considerato questa mossa anche un tentativo di spingere Vodafone fuori dalla joint venture. Opzione che il gruppo britannico ha più volte scartato.

 

Il mese scorso, la possibilità di un accordo con Verizon Communications per uscire dalla joint venture americana è tornata alla ribalta. Verizon ha affermato di avere la forza economica per portare a termine l’acquisizione, ma la società britannica non è convinta della stima della propria quota: il suo 45% è valutato 115 miliardi di dollari a fronte di una capitalizzazione di mercato di 145 miliardi di dollari.

 

Verizon Wireless è per Vodafone un business di estrema importanza alla luce della debolezza dei mercati europei, caratterizzati da una forte concorrenza e da un contesto regolamentare che ostacola le operazioni di fusione.

 

I ricavi di Vodafone, escluse le vendite di Verizon Wireless, sono cresciuti dell’1,2% nell’ultimo anno fiscale a 46,4 miliardi di sterline. La società ha 400 milioni di clienti, seconda al mondo solo a China Mobile che ne ha 941 milioni.

Vodafone presenterà i risultati dell’ultimo anno fiscale, terminato a marzo 2013, il prossimo 21 maggio: secondo gli analisti, i ricavi, scenderanno a 44,5 miliardi di sterline.

 

Per contrastare il declino, marcato soprattutto nei Paesi del sud Europa (Italia compresa), il gruppo punta sull’aumento dell’uso delle connessioni dati trainate da smartphone e tablet, sullo sviluppo delle reti di quarta generazione, sui nuovi servizi quali i pagamenti mobili e il cloud.