Paradisi fiscali, la Commissione crea una piattaforma per vigilare sugli impegni dei Paesi Ue nella lotta all’evasione

di Raffaella Natale |

Per il Commissario Ue Algirdas Semeta: ‘Non possiamo permetterci di perdere questa battaglia, la posta in gioco è troppo preziosa!’.

Unione Europea


Paradisi fiscali

La Commissione Ue ha presentato oggi la nuova piattaforma per la buona governance fiscale che permetterà di monitorare i progressi compiuti dagli Stati membri nella lotta alla pianificazione fiscale aggressiva e nell’inasprimento dei controlli sui paradisi fiscali, in linea con il Piano d’azione dello scorso gennaio (Leggi Articolo Key4biz).

 

Un nuovo passo avanti della Ue contro i ‘furbetti’ che sfruttano complesse procedure legali per poter traghettare i propri profitti nei Paesi con regimi tributari molto più vantaggiosi per le loro tasche.

Ogni anno nell’Ue si perdono mille miliardi di euro a causa dell’evasione e dell’elusione fiscali.

Bruxelles cerca così di porre un freno alle pratiche di ottimizzazione fiscale adottate da società come Google, Facebook, Amazon, Apple… (nel mirino delle autorità tributarie di Francia, Gran Bretagna, Italia e Australia) e lo fa prima ancora dei governi dei singoli Stati membri, dove i necessari provvedimenti di ammodernamento delle leggi tributarie restano spesso intrappolate in schermaglie politiche.

 

Lo scopo della nuova piattaforma è di garantire un intervento effettivo e concreto degli Stati membri per affrontare questi problemi in maniera coordinata a livello dell’UE. La piattaforma sarà composta da un’ampia rappresentanza di soggetti interessati, come le autorità tributarie nazionali, il Parlamento europeo, le imprese, le università, le ONG e altre parti interessate. Ne risulteranno facilitati il dialogo e lo scambio di competenze, che a loro volta possono concorrere a un approccio più coordinato e efficace dell’UE alla lotta contro l’evasione e l’elusione fiscali.

 

Algirdas Semeta, Commissario Ue per la Fiscalità e l’unione doganale, le statistiche, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: “Battersi contro l’evasione fiscale significa battersi per proteggere l’equità del nostro sistema fiscale, la competitività della nostra economia e la solidarietà tra gli Stati membri. Non possiamo permetterci di perderla questa battaglia, la posta in gioco è troppo preziosa! Per questo ci rallegriamo del rinnovato impegno degli Stati membri in questa lotta, ma è ora che si trasformi in azione concreta. La piattaforma che nasce oggi permetterà agli Stati membri di restare all’erta e di raggiungere risultati all’altezza delle aspettative nella lotta all’evasione.”

 

La piattaforma sarà composta da 45 membri circa: un rappresentante di alto livello delle autorità tributarie di ogni Stato membro e una quindicina di rappresentanti non governativi. Questi ultimi saranno nominati dalla Commissione in esito a una procedura aperta di candidatura. Oggi è stato lanciato anche l’invito a presentare le candidature per la selezione delle organizzazioni partecipanti. Il mandato di queste ultime sarà di tre anni, rinnovabili alla scadenza su presentazione di una nuova domanda di partecipazione. La prima riunione dei membri della piattaforma è fissata provvisoriamente per il prossimo 10 giugno.