eBook, la Commissione consulta gli stakeholder sul presunto cartello degli editori

di Raffaella Natale |

Le parti interessate avranno un mese per depositare le loro osservazioni sugli impegni proposti da Penguin in merito all’inchiesta per sospette pratiche antitrust che coinvolge anche Apple.

Unione Europea


Joaquin Almunia

La Commissione Ue ha inviato le parti interessate a presentare le loro osservazioni sugli impegni presentati da Penguin (gruppo Pearson, UK), riguardanti presunte pratiche anticoncorrenziali da parte dell’editore britannico sul mercato degli eBook nello Spazio Economico Europeo (SEE).

Le proposte sono essenzialmente identiche a quelle sottoposte da Simon & Schuster, Harper Collins, Hachette e Holtzbrinck, rese vincolanti dalla Commissione nel dicembre scorso (Leggi Articolo Key4biz).

Adesso bisognerà attendere i risultati della consultazione. Se gli impegni di Penguin saranno ritenuti idonei a rimuovere le preoccupazioni della Commissione, diventeranno obbligatorie per l’editore.  

 

La Commissione ritiene che Penguin possa essersi accordato con Apple e gli editori menzionati, violando le regole antitrust che vietano cartelli e pratiche restrittive, nella vendita di libri digitali passando da un modello di distribuzione all’ingrosso a uno basato su contatti d’agenzia contenente le stesse condizioni, tra cui l’insolita clausola della ‘Nazione più Favorita’ (Most Favoured Nation – MFN) per la vendita al dettaglio.

Questo modello di contratto permette agli editori d’esercitare un controllo diretto sui prezzi di vendita al pubblico.

Bruxelles sospetta che dietro questa mossa ci sia un’intesa tra gli editori, con l’ausilio di Apple, con l’intenzione di aumentare il prezzo al dettaglio degli eBook nel SEE o comunque impedire che si fissi un prezzo inferiore.

 

Penguin propone alla Ue di cancellare i contratti d’agenzia esistenti e s’impegna a non ricorrere per almeno cinque anni alla controversa clausola della ‘Nazione più Favorita’ per quanto riguarda i prezzi.

 

I rivenditori, dalla loro, potranno fissare liberamente i prezzi di copertina dei libri digitali per due anni, a condizione che l’ammontare totale degli sconti concessi non ecceda il valore complessivo delle commissioni che gli editori versano annualmente ai retailer.

 

Le parti interessate hanno un mese di tempo, a partire da oggi, per presentare le loro osservazioni.