Startup, salgono a 453 le imprese innovative. Lombardia, Piemonte e Veneto le regioni più dinamiche

di Raffaella Natale |

Secondo gli ultimi dati di InfoCamere, in basso alla classifica troviamo la Basilicata con una sola startup. Il 30 aprile si chiuderà la consultazione sul regolamento Consob per il crowdfunding.

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Colpo d’accelerata all’innovazione in Italia. Grazie al Decreto Crescita 2.0 che ha introdotto una serie di norme per agevolare la nascita delle startup, in pochi mesi ne sono già nate 453. Stando agli ultimi dati raccolti da InfoCamere, la maggior parte delle imprese che si sono iscritte all’apposito registro sono collocate al centro-nord dell’Italia.

Le regioni più attive sono Lombardia (76 startup), Piemonte (66) e Veneto (62), in coda alla classifica Molise e Valle d’Aosta (2), fanalino di coda la Basilicata (1). Le province più dinamiche sono quella di Torino (53), segue Milano (31) e poi Padova e Roma (24).

La maggior parte di queste startup riguarda il settore dei software e dell’informatica, ricerca e sviluppo, industria manifatturiera… 

 

Intanto è ancora aperta, fino al 30 aprile, la consultazione avviata dalla Consob sul nuovo regolamento in materia di crowdfunding (Leggi Articolo Key4biz).

Parliamo della raccolta di capitali di rischio da parte di startup innovative tramite portali online e l’Italia sarà il primo Paese europeo ad avere una normativa ad hoc.

 

L’Autorità di Borsa da così esecuzione alla delega contenuta nel Decreto Crescita 2.0, che le assegna il compito di emanare la disciplina regolamentare di attuazione della norma con cui si intende favorire l’accesso al pubblico risparmio da parte delle startup (articolo 30, DL 179/2012).

 

La proposta di regolamento si propone di agevolare l’attività dei gestori dei portali online, al fine di favorire la raccolta di capitali di rischio da parte delle startup innovative, garantendo comunque ai piccoli risparmiatori che aderiscano alle iniziative di crowdfunding un livello di tutela sostanzialmente equivalente a quello assicurato alla clientela retail dagli intermediari autorizzati alla prestazione di servizi di investimento.

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