Agenda digitale: 256,5 mln di euro per l’innovazione italiana. Oltre 300 le startup registrate

di Raffaella Natale |

Passera e Profumo hanno illustrato le direttrici dei tre bandi che riguardano le regioni del Mezzogiorno: potenziamento infrastrutturale del sistema ricerca; appalti per bandi precommerciali; startup.

Italia


Economia digitale

Presentate oggi le guidelines sulle quali sviluppare i tre bandi del valore complessivo di 256,5 milioni di euro che riguardano il potenziamento delle infrastrutture di ricerca delle Università e degli Enti Pubblici nelle Regioni della Convergenza (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania); l’elaborazione di progetti d’innovazione della PA per garantire servizi di qualità; il sostegno alla competitività delle imprese, anche a livello di startup, attraverso 4 iniziative di ricerca e innovazione.

 

I Ministri dell’Istruzione, università e ricerca e dello Sviluppo economico, Francesco Profumo e Corrado Passera, hanno spiegato che attraverso questi bandi sono stati individuati interventi in grado di sostenere la competitività delle imprese e il sistema della ricerca pubblica e privata nel Mezzogiorno.

Le risorse a disposizione sono quelle del Piano di Azione e Coesione elaborato dal governo per velocizzare la spesa dei Fondi Strutturali a favore delle Regioni della Convergenza, indirizzandoli verso obiettivi più coerenti con l’attuale situazione di crisi socio-economica.

 

Per Passera, oggi è stato fatto “un importante passo in avanti sul sostegno alla competitività delle tantissime aziende, in particolar modo Pmi, che operano nel Sud e ogni giorno investono sul fronte della tecnologia e della ricerca”.

“Mettere al centro l’innovazione, avvicinare concretamente l’università all’impresa, sviluppare infrastrutture tecnologiche all’avanguardia, è la priorità per riprendere la strada della crescita“, ha detto ancora il Ministro, ricordando che “nel corso di quest’anno abbiamo costruito una normativa organica e di respiro per rendere l’Italia un Paese più accogliente per le imprese startup”.

 

Nel giro di poche settimane, ha aggiunto con soddisfazione Passera, sono già più di 300 le startup iscritte al registro delle imprese delle Camere di Commercio. La maggior parte di queste riguarda il settore dei software e dell’informatica (80); seguono ricerca e sviluppo (60), industria manifatturiera (58)…

“E’ la dimostrazione – ha commentato Passera – della voglia di fare e di innovare che c’è nel nostro Paese e su cui bisogna continuare a investire”.

Profumo ha indicato che “L’investimento di oltre 250 mln è finalizzato a un nuovo modello di sviluppo, più solido e duraturo per il Paese. Con i bandi pre-commerciali s’intende dare centralità alla PA, intesa come driver dell’innovazione. Partendo dalle sue richieste, sollecitate dai cittadini, vogliamo generare nuovi prodotti e innovazione di sistema. Con gli investimenti nelle infrastrutture del sistema della ricerca invece – continua – s’intende portare innovazione tecnologica e di processo nella filiera della formazione”.

 

Il Ministro del MIUR ha poi precisato che i due dicasteri s’impegnano a sostenere la competitività di nuove imprese in settori fortemente strategici per l’Italia, quali la valorizzazione e gestione dei grandi dati, l’uso di tecnologie ditali per la valorizzazione del

patrimonio culturale, e la valorizzazione d’innovazione in ambito sociale.

 

Altra importante notizia che riguarda l’innovazione l’ha data a margine della conferenza stampa il direttore generale dell’Agenzia digitale, Agostino Ragosa, annunciando che entro il 2014 partirà in Italia l’Anagrafe nazionale delle persone (Anp) che conterrà tutti i dati dei cittadini, anche quelli sanitari, giudiziari o riguardanti l’istruzione.

L’Anp permetterà un accesso più immediato alle informazioni da parte degli enti pubblici e agli utenti di poter adempiere alcune formalità amministrative, come il cambio di residenza, direttamente dal web.

Un cambiamento importante, come ha sottolineato lo stesso Ragosa, che viene chiesto anche dall’Unione europea per armonizzare i sistemi e facilitare l’accesso ai dati.

 

Soddisfazione da parte di Roberto Sambuco, Capo dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico, che ha dichiarato a Key4biz: “Oggi abbiamo conseguito importanti risultati: intanto il dato sulle startup registrate che, grazie alla Legge Passera, possono contare su risorse economiche importanti ed essere messe nelle condizioni di poter operare e dare una svolta nel percorso delle aziende innovative nel nostro Paese”.  

 

Altro dato importante, ha indicato Sambuco, è l’annuncio di Ragosa, perché “l’Anagrafe nazionale delle persone è un elemento centrale del disegno di legge contenuto nel Decreto Crescita 2.0, in quanto getta le fondamenta per avere l’identità digitale dei cittadini e permettergli di usufruire di tutti i servizi, dalla sanità all’istruzione, alla giustizia”.

 

I tre bandi nel dettaglio:

 

1) Potenziamento infrastrutturale del sistema della Ricerca

Obiettivo principale del bando, che può contare su un finanziamento di 76,5 milioni di euro, è individuare nuovi investimenti e iniziative in grado di sostenere lo sviluppo del sistema della ricerca e dell’istruzione, nelle Regioni della Convergenza, attraverso il potenziamento delle strutture di servizio. A tal fine, il bando si articola su tre linee di intervento. La prima prevede la creazione, l’adeguamento, il rafforzamento e consolidamento strutturale di reti telematiche e infrastrutture digitali (ICT), sul modello di quelle esistenti, mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. La seconda linea d’intervento riguarda il potenziamento di strumentazioni e dotazioni logistiche e infrastrutturali, necessarie per il monitoraggio ambientale e territoriale. Infine, il bando contempla la realizzazione strutturale di sistemi di gestione dell’archiviazione digitale di libri e archivi attraverso soluzioni standard aperte, nella logica dell’open government e open access.

 

2) La PA come fattore di innovazione. I bandi precommerciali

Mise e Miur hanno stanziato 150 milioni di euro per favorire la ricerca e lo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di pubblica utilità, al momento non presenti sul mercato. Tali risorse saranno impiegate attraverso lo strumento dei bandi pre-commerciali, a cui potranno partecipare tutte le amministrazioni pubbliche delle Regioni Convergenza. Attraverso un’apposita “Chiamata di idee“, le PA interessate potranno descrivere il proprio fabbisogno di servizi innovativi e progetti tecnologici e di ricerca che, in linea con le indicazioni del VIII Programma quadro di ricerca e innovazione Horizon 2020, comportino una ricaduta positiva sul tessuto industriale della propria comunità di riferimento. Una commissione mista MISE-MIUR vaglierà le proposte avanzate dalle PA, formando un’apposita graduatoria. Le proposte migliori saranno poi utilizzate come base dei bandi precommerciali veri e propri, attraverso i quali saranno selezionate le imprese incaricate di svolgere, tramite il finanziamento pubblico, le attività di ricerca e sviluppo necessarie alle esigenze delle PA. Attraverso questa iniziativa sperimentale, le amministrazioni locali potranno svolgere un ruolo importante nella promozione e nella realizzazione di prodotti e servizi di ricerca oggi non esistenti e che, una volta funzionanti, potranno supportare sensibilmente lo sviluppo industriale ed economico  del territorio.

 

3) Progetti per il sostegno di Startup

Il bando ha l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie delle regioni della Convergenza, attive da meno di sei anni (starup o spin-off), in collaborazione con università, centri di ricerca, amministrazioni pubbliche e grandi imprese. I progetti avranno a disposizione 30 milioni di euro e si articoleranno su quattro direttrici:

a) valorizzazione e gestione dell’imponente flusso di dati generati dalle tecnologie digitali (Big Data, 8 milioni);

b) utilizzo di tecnologie digitali per innovare le modalità di produzione, fruizione e distribuzione dei contenuti culturali (Cultura a impatto aumentato, 14 milioni);

c) valorizzazione di iniziative di innovazione in ambito sociale (Social Innovation Cluster, 7 milioni);

d) sviluppo all’interno delle Università italiane di luoghi di contaminazione fra studenti di discipline diverse per promuovere la cultura dell’imprenditorialità e dell’innovazione (Contamination Labs, 1 milione).

 

 

Per maggiori informazioni:

Decreto incubatori

Mappa startup innovative iscritte

Startup innovative – Bilancio di un anno di Governo, stato dell’arte, iniziative recenti

Linee guida – Contamination Lab