Privacy: Deloitte e Almaviva lanciano community di Software Vendor per fornire servizi ad hoc alle banche

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Per la prima volta, un gruppo di società collabora, ciascuna mantenendo la propria autonomia, per offrire un servizio migliore combinando le loro expertise con un approccio comprensivo degli aspetti ICT e organizzativi.

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Una ‘squadra’ composta da 7 società – Deloitte, Almaviva, CAD IT, Capgemini BST, Enterprise, Sydema, TAS Group – ha deciso di creare una community di SW Vendor per aiutare gli istituti di credito ad adeguare i loro sistemi a un provvedimento del Garante Privacy che prevede l’obbligo di conservare per due anni le informazioni relative alle transazioni, anche solo informative, come ad esempio le inquiry effettuate sui rapporti della clientela da parte del personale bancario, ossia gli utenti del sistema informativo.

 

Per la prima volta nella storia del SW Bancario Italiano, un gruppo di società collabora, ciascuna mantenendo la propria autonomia, per offrire un servizio migliore combinando le loro expertise con un approccio  comprensivo sia degli aspetti ICT che di quelli organizzativi.

 

A fronte del provvedimento del garante, le banche dovrebbero verificare e adeguare i propri “log”, gli archivi in cui si registrano le operazioni eseguite da loro sistema informativo che come noto è di gran lunga il più complesso di tutti i settori economici. È quindi, poi, necessario costituire un repository in cui conservare tutte le informazioni per poi munirsi di sistemi per individuare gli eventuali comportamenti scorretti da parte dei propri dipendenti. Tale provvedimento, infatti, scaturisce da situazioni in cui le informazioni sulle consistenze e movimentazioni della clientela sono state indebitamente divulgate e utilizzate illegalmente.

 

Una ‘rivoluzione’ che, visto anche l’attuale contesto economico, potrebbe avere un impatto significativo sul settore bancario, poiché presuppone progetti che, in molti casi, potranno essere molto costosi, molto lunghi, e con un rischio elevato.

 

Obiettivo delle aziende coinvolte nel progetto è dunque quello di minimizzare i rischi riducendo il tempo e i costi di risposta a un’esigenza normativa di grande impatto sul sistema bancario.

L’idea è stata promossa da Massimo Tomasi, Partner Deloitte, che ha dichiarato: “Deloitte supporterà il progetto grazie alla propria profonda expertise nell’ambito processi bancari e architetture ICT con team specializzati. Tale approccio nasce dallo studio e dall’analisi di numerosi progetti realizzati in tale ambito dal network Deloitte anche con l’ausilio prezioso degli specialisti della normativa coordinati dal Partner Tommaso Stranieri”.