Frequenze Tv, Joaquin Almunia: ‘La Ue sta esaminando le nuove condizioni per l’asta’

di Raffaella Natale |

‘Questa lunga discussione non è ancora finita’, ha commentato il Commissario Ue alla Concorrenza, lasciando a intendere che ci sarà un ulteriore allungamento dei tempi.

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Joaquin Almunia

Il governo Monti “ha cambiato il sistema di distribuzione delle frequenze Tv e noi stiamo esaminando le condizioni attraverso cui” verranno ora assegnate, secondo lo schema predisposto dall’Agcom.

Lo ha detto il Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, riferendosi ai criteri fissati nelle lettere trasmesse al governo italiano dal 2009, dai Commissari competenti Neelie Kroes e Viviane Reding.

“Questa lunga discussione” sulle aste, ha aggiunto Almunia “non è ancora finita, continuiamo a lavorare”.

 

E’ il commento del Commissario Ue, dopo il dibattito aperto sull’ultima nota del presidente dell’Autorità, Angelo Cardani, in merito alla gara per l’assegnazione dei multiplex del digitale terrestre.

Al momento si sta valutando, infatti, la riduzione da 6 a 3 del numero dei mux da mettere all’asta.

 

Viene, così, rinviata a un secondo momento quella per  i lotti U1, U2, U3, le frequenze più pregiate, che avevano un diritto d’uso per cinque anni, in quanto la banda 700 MHz dovrà essere ripianificata, per consentirne l’uso agli operatori tlc, così come stabilito anche in sede ITU, per i servizi di banda larga mobile (Leggi Articolo Key4biz).

 

Rai, Mediaset e TI Media non potranno più partecipare alla gara, perché sono stati ritirati quei lotti ai quali potevano accedere solo i broadcaster che detenevano tre o più mux digitali. L’asta per queste frequenze si farà, appunto, in un momento successivo e non sarà più riservata all’attività televisiva.

 

L’Autorità lavora adesso a una gara che considera solo i multiplex del sottoinsieme L (lotti L1, L2, L3), di qualità inferiore e non in grado di trasmettere in tutte le regioni, destinati alla sola TV per 20 anni. Asta riservata ai soli operatori nuovi entranti o piccoli (ossia che detengono un solo mux), come Sky Italia o Discovery Channel.

 

Ma la scelta di Cardani ha un suo perché. L’Autorità intende, infatti, lavorare al miglioramento di queste frequenze e risolvere i problemi delle interferenze. L’Agcom, ha spiegato il presidente, “sta assolvendo ai compiti che la legge le ha assegnato, ponendo particolare attenzione alla risoluzione di criticità esistenti, in un’ottica di sviluppo futuro del settore e di utilizzo efficiente delle risorse”.

 

“Il consiglio dell’Autorità – ricorda il presidente – ha approvato lo scorso 17 dicembre uno schema di provvedimento che è stato tempestivamente trasmesso alla Commissione europea. In quella sede l’Agcom si è riservata di concludere gli approfondimenti tecnici volti a migliorare la qualità dei multiplex messi a gara, attraverso la soluzione di problemi di interferenze che sono stati segnalati nel corso della consultazione pubblica“.

 

“Gli approfondimenti, relativi alla composizione dei lotti e al numero delle frequenze da riservare all’asta, sono finalizzati – rileva Cardani – a correggere distorsioni stratificate e a raggiungere alcuni obiettivi strategici”. In particolare, spiega l’Authority, gli approfondimenti sono finalizzati a un “miglioramento del grado di concorrenza tra operatori esistenti e soggetti nuovi entranti, in linea con quanto emerso nell’interlocuzione condotta con la Commissione, anche attraverso la soluzione delle criticità evidenziate e il miglioramento dei lotti a gara riservati ai nuovi entranti; a una più efficiente utilizzazione delle frequenze televisive nel rispetto del coordinamento internazionale e tenendo conto del futuro sviluppo della banda larga mobile (Lte); a un miglioramento della copertura ed un consolidamento di tutte le reti di diffusione radiotelevisiva, in particolare di quella del servizio pubblico”.

 

L’Autorità – conclude il Presidente – confida di poter chiudere in tempi brevi il proprio lavoro e di trasmetterne quanto prima gli esiti alla Commissione europea ai fini della definitiva approvazione del provvedimento. Ottenuta la quale, le regole di gara saranno tempestivamente trasmesse al ministero dello Sviluppo economico cui la legge assegna il compito di effettuare l’asta”.