Netflix la spunta negli USA: i video visti condivisi automaticamente su Facebook. Alla faccia della privacy

di Raffaella Natale |

Votato in sordina un emendamento al Video Privacy Protection Act.

Stati Uniti


Netflix

Una minaccia alla privacy? Secondo alcuni sì e anche grave, in ogni caso la firma negli USA da parte del Presidente Barack Obama di un disegno di legge che consente agli utenti dei social network di condividere automaticamente i video che hanno guardato su siti come Netflix sta facendo discutere molto.

Già oggi gli iscritti di Facebook possono scegliere di condividere le canzoni che ascoltano e gli articoli che leggono, ma il Video Privacy Protection Act fino a oggi vietava lo sharing di informazioni riguardanti i video visti senza un previo consenso scritto da parte dell’utente.

 

Il Congresso approvò questa legge nel 1988 dopo che il Washington City Paper pubblicò una lista di videotape noleggiati da Robert Bork durante il periodo della sua candidatura alla Corte Suprema. Sebbene la lista delle videocassette noleggiate fosse del tutto innocua, il Congresso gridò allo scandalo per la violazione della privacy dell’uomo.

 

Oggi, però, le cose cambiano, anche grazie alla forte azione di lobbying esercitata da Netflix, che ha definito la legge datata, asserendo che gli utenti devono essere liberi di condividere con i propri amici sulle reti sociali i video che guardano senza dover ogni volta dare l’autorizzazione.

 

Insomma gli americani si preparano a un’orda di pubblicità mirate e soprattutto a rendere pubblici i loro gusti in fatto di video (Pensate a tutti gli appassionati di film porno…) eppure l’emendamento è stato approvato a fine dicembre dal Congresso senza alcuna obiezione.