MIUR: informazione e ICT anche a scuola. Francesco Profumo sigla Protocollo d’Intesa con l’Ansa

di Raffaella Natale |

L'obiettivo: promuovere l’accesso al mondo dell’informazione e valorizzare i talenti, contribuendo a diffondere un uso responsabile e corretto dei media.

Italia


Francesco Profumo

Favorire strumenti di formazione innovativi, partendo proprio dalla scuola, attraverso una corretta cultura dell’informazione e della legalità. Sono queste le ragioni di fondo su cui poggia il Protocollo di Intesa firmato oggi a Roma dal Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo e dal Presidente dell’Ansa Giulio Anselmi.

 

L’obiettivo è formare cittadini liberi e responsabili del proprio futuro anche attraverso l’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche nel settore dell’informazione e della cultura scientifico-tecnologica.

Ma il Ministro intende anche a promuovere l’accesso al mondo dell’informazione e valorizzare i talenti, contribuendo a diffondere un uso responsabile e corretto dei media e degli strumenti ad essi correlati per favorire percorsi di istruzione e formazione in grado di rispondere ai bisogni dei giovani.

 

In occasione della firma del Protocollo, s’è sottolineato che Profumo è da tempo impegnato in un ampio e complessivo progetto di innovazione del sistema educativo e formativo per poter sostenere il ruolo centrale assunto dall’istruzione e dalla formazione, a livello europeo, nei processi di crescita e modernizzazione delle società civili evolute.

 

In questo quadro MIUR ed Ansa sono impegnate ad individuare strumenti formativi di tipo innovativo rivolti a studenti e docenti per favorire la trasmissione di informazioni e lo scambio di competenze e conoscenze anche attraverso l’uso delle nuove piattaforme tecnologiche, favorendo occasioni di incontro con i professionisti dell’informazione riservati agli studenti e ai docenti.

 

L’Ansa può contribuire a promuovere progetti formativi, anche attraverso eventi, mostre di fotografia itineranti in particolare in zone disagiate e ad alto rischio di dispersione scolastica e con percorsi di orientamento scolastico e professionale.

 

L’Ansa – è stato ribadito nel corso dell’incontro – è consapevole dell’importanza della formazione e della ricerca per lo sviluppo del Paese e intende contribuirvi attraverso una collaborazione con il sistema scolastico e universitario allo scopo di rendere i giovani protagonisti consapevoli del loro progetto di vita“.

 

Un ulteriore passo, quello di oggi, del MIUR verso la costruzione di una scuola moderna, improntata alla nuova società digitale.

Un’azione che ben si sposa con i provvedimenti del Ministero per rendere le scuole sempre più digitalizzate e le classi 2.0.

Per questo progetto il MIUR ha stanziato 24 milioni di euro, ma sul piatto ci sono anche i 16 milioni finanziati dalle regioni, per un totale di 40 milioni di euro (Leggi Articolo Key4biz).

 

Un piano, quello per la scuola digitale, incentrato su quattro linee d’azione – Lim (lavagne digitali) in classe, Cl@ssi 2.0, Centri scolastici digitali e Scuola 2.0 – e il cui fine è quello di “imparare e insegnare con l’innovazione digitale”, permettendo anche agli istituti più penalizzati per la loro posizione geografica – zone montane e piccole isole – di avvalersi delle nuove tecnologie per continuare a esistere.