Infrastrutture critiche: il governo lancia consultazione su Strategia Energetica. Ma chi difenderà le smart grid dagli attacchi informatici?

di Raffaella Natale |

La Ue sta lavorando alla Cyber-security Strategy e Neelie Kroes ha ribadito che deve essere considerata ‘una priorità assoluta da parte della politica’. E l’Italia cosa fa?

Unione Europea


Corrado Passera

Il governo ha presentato la nuova Strategia Energetica Nazionale e da oggi il Ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera, ha lanciato una consultazione pubblica online, per avviare un ampio dibattito e confrontarsi apertamente su queste scelte con tutti gli stakeholders.

L’obiettivo è di giungere entro circa due mesi alla definizione di obiettivi, e azioni prioritarie, quanto più possibile condivise, per poi approvare il testo nel CDM.

Modernizzare la distribuzione dell’energia e renderla più sicura, più pulita, più efficiente, meno costosa e aperta a varie forme alternative di produzione, pone però anche il problema della sicurezza. Le reti e i sistemi devono essere protetti da eventuali attacchi informatici.

 

Ogni giorno le persone di tutto il mondo interagiscono con l’ecosistema internet per un numero sempre maggiore di servizi.

Dalla sanità alle banche, dai trasporti all’energia, nel futuro il web farà da supporto a un numero sempre maggiore di sistemi, essenziali per le aziende e per la pubblica amministrazione. Servizi più efficaci e costi inferiori, con grande vantaggio per i cittadini e per l’economia dei Paesi.

Ma ricordando sempre che un hacker potrebbe indebolire una grande città con un singolo attacco mirato alla rete elettrica e compromettere tutti i servizi di base, dall’illuminazione e gli elettrodomestici nelle case, ai cardiofrequenzimetri negli ospedali, ai sistemi della difesa aerea.

 

Ed è proprio su questo aspetto che il Commissario Ue per la Digital Agenda, Neelies Kroes, s’è soffermata nel suo intervento ad Amsterdam, in occasione della Conferenza ad alto livello sulla cyber security.

Questioni che sono anche all’attenzione del presidente USA, Barack Obama, che ha chiesto al Congresso di lavorare a un testo di legge sul terrorismo informatico (Leggi Articolo Key4biz).

 

“Un attacco ai sistemi di controllo industriali può rivelarsi devastante, non solo dal punto di vista economico. Sappiamo – ha detto la Kroes – di virus destinati a colpire gli impianti nucleari”.

Da tempo Israele ha, infatti, lanciato l’allarme, giusto ieri l’ultimo in ordine di tempo, per dire che il Paese, come tanti altri, è l’obiettivo di una serie di cyber-attack mirati (Leggi Articolo Key4biz).

 

Dal 2010 al 2011, ha evidenziato il Commissario Ue, gli attacchi informatici sono cresciuti del 36%, così come sono aumentate le bande di terroristi della rete, in grado di produrre danni alle infrastrutture critiche per centinaia di miliardi di euro.

La Kroes pone lo stato d’emergenza: necessario agire subito, insieme, e in modo strategico, ma soprattutto coinvolgendo la politica.

 

Fabio Ghioni, uno dei maggiori esperti internazionali di cyber-sicurezza, ha commentato ha Key4biz che “La soluzione a ogni problema di sicurezza e di prevenzione del crimine informatico è LogBox”.

Una sorta di “scatola nera” per Internet, istallata di default nei pc del futuro: un sistema che come per gli aerei possa dirci la verità di quanto accaduto su web. E far risalire al computer dal quale è partito l’attacco in modo certo e provato.

Un sistema al quale stava lavorando il Parlamento europeo, ma di cui improvvisamente non si è più saputo nulla.

“Le sue specifiche – ha spiegato Ghioni a Key4biz – lo rendono uno strumento semplice, leggero e, soprattutto esente da possibili abusi. Solo chi vorrebbe una situazione informatica globale di confusione non vorrebbe la sua implementazione”.

 

Intanto la Kroes ha annunciato gli obiettivi della nuova European Cyber-security Strategy. Lunedì s’è conclusa la consultazione Ue sull’argomento, dalla quale è emerso che due pareri su tre concordano nel ritenere necessario un quadro normativo comune per la sicurezza.

 

La Strategia Ue, ha indicato la Kroes, definirà le modalità per assicurare i sistemi in tutti gli Stati membri, anche attraverso meccanismi di cooperazione transfrontaliera.

Inoltre bisognerà coinvolgere settore pubblico e privato nella protezione delle infrastrutture essenziali, come cloud, reti energetiche, trasporti, assistenza sanitaria, o settore finanziario.

Una collaborazione, ha precisato la Kroes, che non deve fermarsi ai confini della Ue. In questo senso, Bruxelles sta collaborando con diversi Partner, come gli Stati Uniti, in modo molto costruttivo.

“La Cyber-sicurezza  – ha concluso il Commissario Ue – è una priorità assoluta e ha bisogno della massima attenzione da parte della politica”. Anche quella italiana, aggiungiamo noi.