ICT, internazionalizzare per crescere: le recenti attività di Sirti sui mercati esteri

di Cinzia Guadagnuolo |

Come competere e riuscire a diversificare il business: da ICT e TCL a energia, per la quale l’azienda, che ha da poco superato il traguardo dei novant’anni, sta sviluppando soluzioni innovative.

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Anwar Elfeitori e Stefano Lorenzi

Per sostenere le aziende italiane in questa pesante fase di crisi, le strategie su cui puntare tutto sono quelle che tendono a obiettivi di crescita, sviluppo e internazionalizzazione.

È quello che sta facendo, con riscontri molto positivi, Sirti, la società italiana che per quasi un secolo ha indirizzato la propria attività alla progettazione, realizzazione e manutenzione delle reti di telecomunicazione e delle reti tecnologiche.

Nel corso del 2012, Sirti, che da più di quarant’anni opera all’estero (oltre a disporre di una importante struttura organizzativa distribuita capillarmente sul territorio nazionale), ha ripreso in modo incisivo a indirizzare la sua attenzione ai mercati esteri e alla prenetrazione in nuovi mercati. Alcune tappe importanti hanno scandito questa nuova fase di internazionalizzazione. Una fase che testimonia la capacità di Sirti di competere a livello internazionale non solo nei settori dell’ICT e delle Telecomunicazioni, tradizionalmente considerati il core business aziendale, ma anche nel comparto energia, per il quale sta sviluppando soluzioni innovative nell’ottica di una strategia di diversificazione e sviluppo.

 

La più recente riguarda la ripresa delle attività legate ai contratti per la costruzione della nuova rete in fibra ottica della Libia, per un valore complessivo di oltre 50 milioni di Euro, che erano state interrotte a causa degli eventi bellici dello scorso anno.

 

La società jv Sirt, partecipata mista tra Sirti al 55% e Libyan Post Telecommunication and Information Technology Company LPTIC al 45%, riprenderà i lavori interrotti e avrà anche il compito di ripristinare in breve tempo le funzionalità della rete costruita nel passato triennio e che è stata danneggiata durante la recente guerra civile.

 

Il ruolo cruciale dell’opera per lo sviluppo del Paese e l’importanza della svolta sono stati sottolineati da un evento, organizzato a Tripoli il 24 settembre scorso, a cui hanno preso parte il Ministro delle Telecomunicazioni Libico Anwar Elfeitori, l’Ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Buccino Grimaldi e l’Amministratore Delegato di Sirti Stefano Lorenzi.

Già ad aprile Lorenzi aveva incontrato il professor Majidi Ashibani, Chairman di Libyan Post Telecommunication information Technology Company (LPTIC) e nel corso dell’incontro era stata decisa la ricostituzione di Sirt, oltre a concordare anche di estendere le attività della jv ai settori delle infrastrutture, dei trasporti e dell’energia, settori nei quali Sirti può apportare tutto il proprio know how. L’azienda, lo ricordiamo, è commercialmente attiva sin dagli anni ’70 in Libia; negli anni ’80 ha realizzato il principale progetto di telecomunicazioni del Paese realizzando una rete in rame dedicata alle telecomunicazioni di oltre 11mila km.

 

A maggio, invece, Sirti ha acquisito una importante commessa nel settore dell’energia: la società si è infatti aggiudicata una gara (indetta da Fingrid Oy, società statale che si occupa della pianificazione operativa e della supervisione della rete alta tensione finlandese) per la realizzazione di un elettrodotto in Finlandia. La commessa prevede la realizzazione di una linea aerea ad alta tensione (400/110 KV) lunga circa 40 km che collegherà Levasjoki e Ulvila, a nordovest di Helsinki.

Questa acquisizione è particolarmente significativa poichè è la prima vinta da Sirti nel mercato nord europeo, riconosciuto come uno dei più competitivi a livello globale. Se in quarant’anni Sirti ha realizzato progetti in tutto il mondo, dall’Europa all’America Latina, dal Medio Oriente all’Africa, quella findandese è la prima commessa nel Nord Europa, un mercato dove operano players estremamente competitivi.

 

Nel mese di luglio, inoltre, Sirti si è aggiudicata la realizzazione di un altro importante progetto in Arabia Saudita, paese dove l’azienda ha una lunga tradizione operativa e dove ha recentemente completato due importanti impianti di telecomunicazioni per la società petrolifera del paese Saudi Aramco.

Il nuovo progetto, del valore di circa 10 milioni di euro, assegnato a Sirti da Saudi Aramco e da Sumitomo Chemicals, prevede l’esecuzione di un “Communication Package” nell’ambito del complesso petrolchimico di Rabigh, circa 200 chilometri a nord di Jeddah, comprendente la progettazione e la realizzazione “chiavi in mano” di una rete di telecomunicazioni per telefonia e dati e di un sistema di sicurezza (telecamere a circuito chiuso, videosorveglianza, sistemi di controllo) all’interno dell’area dell’impianto.

 

Nell’area mediorientale Sirti è da anni considerata partner affidabile e competente per attività che vanno dalle Telecomunicazioni, alla security, agli impianti elettrici e meccanici, agli impianti ferroviari. Con particolare riferimento all’Arabia Saudita, le prime commesse realizzate da Sirti risalgono agli anni ’70/’80, quando la società svolse un ruolo fondamentale nello sviluppo delle Telecomunicazioni e successivamente dei primi collegamenti in fibra ottica del Paese.