4G: il Regno Unito cerca di recuperare il ritardo. Le frequenze 800Mhz saranno liberate prima del previsto

di Alessandra Talarico |

L’asta resta in scaletta per l’inizio del 2013, come annunciato a luglio dall’Ofcom, ma lo spettro sarà liberato e pronto per essere utilizzato dagli operatori 5 mesi prima del previsto, quindi dalla primavera 2013.

Regno Unito


Ofcom

Lo spettro 800 Mhz funzionale al roll-out dei servizi LTE sarà assegnato agli operatori britannici con 5 mesi di anticipo: è questo il risultato del ‘negoziato’  tra il Governo, gli operatori e il regolatore Ofcom che dovrebbe porre fine alle tensioni legate al forte ritardo del Regno Unito nell’assegnazione delle frequenze per i servizi mobili di nuova generazione.

 

L’asta resta in scaletta per l’inizio del 2013, come annunciato a luglio dall’Ofcom, ma le frequenze saranno liberate in anticipo grazie al buon esito delle trattative tra l’Ofcom, i broadcaster, l’associazione Digital UK e l’operatore di rete Arquiva.

Ciò vuol dire che lo spettro sarà liberato e pronto per essere utilizzato dagli operatori 5 mesi prima del previsto, quindi dalla primavera 2013.

 

Un risultato reso possibile “dai significativi progressi compiuti nel processo di switchover e di liberazione delle frequenze, che procede in anticipo rispetto ai tempi previsti”, ha comunicato Ofcom in una nota.

 

Le frequenze 800 Mhz presentano migliori capacità di propagazione e permettono di coprire distanze maggiori rispetto a quelle della banda 2.6GHz – che sarà anche assegnata ai servizi LTE – e sono quindi particolarmente appetibili per la copertura delle aree rurali. La disponibilità dello spettro 2.6GHz, più adatto alla copertura delle aree urbane, non è coinvolta in questo annuncio.

 

La decisione di anticipare la liberazione di queste frequenze si è resa necessaria in seguito alle polemiche scatenate dalla decisione dell’Ofcom di permettere all’operatore Everything Everywhere (EE) di utilizzare le frequenze 1800 Mhz per i servizi 4G e di lanciare la propria offerta commerciale prima che nel paese avvenga l’asta delle frequenze del dividendo digitale, prevista per l’inizio del prossimo anno.

 

Una disposizione che non ha mancato di provocare una dura reazione da parte dei concorrenti: secondo Telefonica UK, che controlla O2, questa scelta contraddiceva l’obiettivo dell’Ofcom di “offrire un ambiente concorrenziale con 4 operatori in competizione” e avrebbe potuto generare un ulteriore ritardo nell’assegnazione delle frequenze 4G, dalla cui vendita il governo conta di incassare 4 miliardi di sterline.

 

Secondo Bengt Nordström, Ceo della società di consulenza Northstream, l’Ofcom ha “tutte le ragioni del mondo” per riparare il danno creato dalla concessione a un solo operatore del permesso di lanciare i servizi di nuova generazione in anticipo rispetto ai concorrenti.

Entro Natale, infatti, EE avvierà il roll out dei servizi 4G in 16 città, a copertura di circa 20 milioni di persone con l’intenzione di estendere la copertura a livello nazionale entro il 2013.

 

Il Regno Unito è in forte ritardo rispetto ai principali paesi europei riguardo l’assegnazione delle frequenze 4G e la colpa è stata data proprio all’Ofcom  che ha rinviato l’avvio del processo di assegnazione delle frequenze per far sì che venissero risolte alcune questioni tecniche come il problema delle interferenze con la Tv digitale.

Secondo l’analista Thomas Wehmeier di Informa Telecoms & Media, il Regno Unito arriverà alla commercializzazione dei servizi 4G con 4 anni di ritardo – “L’equivalente di anni luce in un mercato a rapidissima evoluzione come quello mobile”.