Mercato Fiction, lo IEM lancia l’allarme: in Italia investimenti in forte calo

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Il trend negativo dei broadcaster italiani ha determinato una contrazione dei fatturati di fiction scesi nel 2011 sotto la soglia dei 700 milioni di euro.

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E’ un quadro amaro quello delineato dal IV Rapporto Fiction per APT a cura di Flavia Barca e Bruno Zambardino con l’Istituto di Economia dei Media – Fondazione Rosselli, presentato oggi a Roma nell’ambito del RomaFictionFest.

In particolare, destano preoccupazione il quadro degli investimenti europei e il comparto produttivo. In Francia, Germania, Regno Unito e Italia, nel 2011 la spesa dei broadcaster free nella produzione di fiction originale è calata del 6% rispetto all’anno precedente (-26% dal 2007). Il volume delle risorse è pari a 2,3 mld di euro, di cui oltre il 60% giunge dai canali pubblici con punte del 77% in Germania. All’estero emergono segnali di crescita grazie al processo di diversificazione delle fonti di finanziamento e ad un quadro regolatorio chiaro ed efficace.

 

In Italia il trend negativo dei broadcaster (investimenti dimezzati dal 2008 al 2011; nel 2012 si stimano 255 milioni di euro) ha determinato una contrazione dei fatturati di fiction scesi nel 2011 sotto la soglia dei 700 milioni di euro (stime IEM). Si conferma nel 2011 una inversione di tendenza nel processo di delocalizzazione rispetto ai picchi del 2010, sebbene nella prima parte del 2012 si registri una nuova spinta delle produzioni verso l’estero. Dal 2008 ad oggi le risorse sottratte all’economia italiana ammontano a 120 milioni di euro.

 

Tra i focus di quest’anno, il Rapporto presenta una inedita ricognizione (tuttora in corso) volta a determinare l’entità e i beneficiari di fondi di provenienza europea (Fondo Sociale Europeo, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Eurimages, e Media) che hanno contribuito a sostenere i vari ambiti della filiera italiana dell’audiovisivo e in special modo la produzione. Nel periodo esaminato 2007-2011, le risorse europee stanziate a sostegno dell’audiovisivo italiano ammontano complessivamente a 60,7 milioni di euro (dato provvisorio), di cui 33,5 milioni da Media (55%), 18 milioni dal FESR (29%), 8,3 milioni da Eurimages (14%) e circa un milione dal FSE (2%). I progetti ad oggi monitorati sono stati 741.

 

Nell’analisi degli andamenti regionali si segnala il caso del Lazio che ha attratto 317 progetti per circa 42 milioni di euro. Il programma Media, che rappresenta oltre la metà degli stanziamenti europei complessivi, ha finanziato tra il 2007 e il 2011, 400 progetti audiovisivi italiani. In particolare il programma ha finanziato progetti di sostegno ai produttori indipendenti di cinema e televisione per 7,7 milioni di euro: per il medesimo ambito di intervento la Francia ha ottenuto 43 milioni di euro, il Regno Unito 17 milioni, laddove il totale europeo per gli stanziamenti in questo ambio è stato di 156 milioni di euro.

 

Tra le leve di sviluppo sulle quali intervenire rapidamente nel nostro Paese, il Rapporto IEM Rosselli indica la necessità di una maggiore conoscenza degli strumenti di sostegno comunitario anche in vista del varo di Europa Creativa; uno sforzo di trasparenza da parte delle Autorità competenti e dei broadcaster in materia di rispetto degli obblighi di investimento e produzione; investimenti ad hoc per lo sviluppo di contenuti originali per le reti digitali; l’attivazione di una cabina di regia trasversale sull’internazionalizzazione per vitalizzare l’export e infine l’introduzione di misure di incentivazione fiscale e di sostegni finanziari stabili e coordinati sui territori per rilanciare la produzione dei contenuti e frenare il processo di delocalizzazione in atto.

 

Al convegno erano presenti tra gli altri Fabiano Fabiani presidente Apt, Silvia Costa componente parlamento europeo, Eleonora Andreatta direttore di Rai Fiction, Giancarlo Scheri direttore Fiction Mediaset, oltre a numerosi produttori italiani, tra cui Matilde Bernabei della Lux Vide. (r.n.)