4G: consumatori spagnoli contro il Governo. ‘I costi della banda larga mobile ricadranno sui cittadini’

di Alessandra Talarico |

Il nuovo piano per il dividendo digitale obbligherà a modificare le antenne per la ricezione del segnale digitale e prevede che la spesa, stimata in 300 milioni di euro, ricada sui consumatori.

Spagna


Antenne

Saranno i consumatori spagnoli ad accollarsi i costi legati all’adattamento delle antenne e alla risintonizzazione dei canali della Tv digitale. Secondo quanto riportato da Europa Press, le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra perchè per consentire lo sviluppo della telefonia mobile di quarta generazione, i cittadini dovranno accollarsi costi complessivi per 300 milioni di euro.

 

Come annunciato dal ministro dell’Industria, José Manuel Soria, il nuovo Plan del Dividendo Digital avrà un costo di 300 milioni di euro, a fronte dei 900 milioni stimati, e prevede lo spostamento dei canali televisivi per consentire agli operatori mobili di utilizzare le frequenze acquistate nel corso dell’ultima asta dello spettro, dalla quale il Governo ha incassato 1,6 miliardi di euro.

Il nuovo piano obbligherà a modificare le antenne per la ricezione del segnale digitale e prevede che la spesa ricada sui consumatori.

 

Inoltre il nuovo piano prevede che gli operatori telefonici possano usare lo spettro liberato dal passaggio alla Tv digitale dal 1° gennaio 2014, un anno prima di quanto precedentemente preventivato, il che significa che la ‘reantennizzazione’ deve essere completata entro tale data.

Il nuovo piano tecnico, ha annunciato Soria, sarà approvato a breve con le modifiche necessarie per il cambio e il nuovo calendario.

 

La ‘colpa’ di questo nuovo esborso a carico dei cittadini, ovviamente, secondo il ministro, è del precedente Governo, ma il presidente dell’associazione AUC (Asociación de Usuarios de la Comunicación), Alejandro Perales, ha sottolineato che l’esecutivo Zapatero aveva invece previsto che i costi delle modifiche sarebbero stati assorbiti dall’introito dell’asta, “così che i cittadini non dovranno subire né la paralisi delle trasmissioni né i suoi costi”.

 

Perales ha denunciato come i cittadini hanno già dovuto sopportare un importante sforzo economico per adeguare le antenne alla ricezione della Tv digitale, senza ricevere in cambio i vantaggi promessi in termini di “varietà dei contenuti, interattività e alta definizione”.