Comunicazioni elettroniche: ecco come cambia il Codice con le modifiche introdotte dal D.lgs. 70/2012

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In esclusiva per i lettori di Key4biz, il nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche, consolidato con le modifiche introdotte dal D.lgs. n. 70 del 28.5.2012.

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Comunicazioni elettroniche

Ringraziamo lo Studio Legale VBL e in particolare il prof. Fabio Bassan e l’avv. Silvia Venturini, per aver accettato di condividere con i lettori di Key4biz uno strumento che, per tempestività e caratteristiche, riteniamo di straordinaria utilità per tutti gli operatori del settore – ha dichiarato Raffaele Barberio, direttore di Key4bizIl testo è in formato pdf, le modifiche introdotte con il decreto 70/2012 sono in corsivo, e l’indice rinvia con collegamento ipertestuale agli articoli. Il nuovo Codice è scaricabile da Key4biz al link sotto riportato”.

 

Il decreto legislativo 70/2012 recepisce le direttive 136 e 140 del 2009, che hanno modificato in modo sostanziale il quadro regolatorio – ha precisato il prof. Fabio BassanIl settore costituisce da sempre un laboratorio permanente per le riforme ed è il fronte più avanzato della regolazione europea. Ciononostante, anche a causa del recepimento tardivo delle direttive in molti Stati membri, alcuni aspetti della regolazione appaiono già oggi superati”.

Di qui – ha continuato Bassan – la richiesta di nuovi interventi normativi, per agevolare gli investimenti infrastrutturali, per regolare gli Over the Top, ecc…. In attesa però di eventuali ulteriori modifiche, anche parziali, del quadro regolatorio, ritengo opportuno che gli operatori del settore esplorino tutte le potenzialità offerte dalla riforma che abbiamo appena recepito, che rendono potenzialmente più dinamica la concorrenza (si pensi all’accesso alla rete, alle potenzialità di un nuovo servizio universale, al regime autorizzatorio, al nuovo quadro delle frequenze) e forniscono strumenti di tutela adeguati ai consumatori (sul piano contrattuale, ma anche della soluzione delle controversie)”.

 

L’AGCom – ha concluso Fabio Bassan – ha finora tentato di applicare alcuni profili, più urgenti, della nuova disciplina, anche in assenza di un recepimento delle direttive. Ora il nuovo consiglio avrà a disposizione tutti gli strumenti per rendere più moderno anche sul piano delle regole un settore che sembra, sul piano degli investimenti, mostrare nuova vivacità“.  

 

E questo – ha concluso Raffaele Barberioè il nostro piccolo contributo“.

 

Le novità apportate dal decreto, come informa una nota del governo, sono finalizzate, in via generale, a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione e, in particolare, a:  promuovere investimenti efficienti e innovazione nelle infrastrutture di comunicazione elettronica, ad esempio introducendo la possibilità per le autorità nazionali di regolamentazione, di imporre la condivisione di facilities di comunicazione elettronica o di “proprietà”, tra cui: edifici ed accesso ad essi, cablaggio negli edifici, antenne, torri, cavidotti, ecc. nonché elementi di rete non attivi (Leggi Articolo Key4biz).

 

Ma anche promuovere una gestione efficiente flessibile e coordinata dello spettro radio, anche attraverso l’introduzione dei principi di neutralità tecnologica e dei servizi; rafforzare i diritti degli utenti in materia di trasparenza nei rapporti con i fornitori di servizi, con riferimento, ad esempio alle condizioni definite nei contratti stipulati con essi.

 

E ancora: equiparare il più possibile i diritti dei disabili in materia di comunicazioni elettroniche, ad esempio garantendo un accesso equivalente a quello degli altri utenti anche ai servizi pubblici di telefonia vocale tramite la connessione di rete.

Infine, rafforzare le prescrizioni in tema di sicurezza e riservatezza delle comunicazioni, nonché di protezione dei dati personali, anche attraverso l’introduzione di norme volte a garantire l’informativa verso le Autorità di regolamentazione e, se del caso, verso gli utenti, sulle violazioni della rete perpetrate, ai danni dei dati personali.

 

Le modifiche approvate dal governo sono finalizzate, in via generale, a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione attraverso una maggiore tutela dei consumatori contro le violazioni dei dati personali e lo spam, dando attuazione alle strategia comunitaria in materia di comunicazioni elettroniche “EU2020”, per una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Europa e, in particolare, all’Agenda digitale europea, che rappresenta una delle sette iniziative faro della strategia.

 

 

Il nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche

Testo consolidato con le modifiche introdotte dal d.lgs. 28.5.2012 n. 70

 

 

 

Segnaliamo che nei prossimi giorni metteremo a disposizione dei lettori di key4biz, con analoghe modalità, il testo del “Codice della Privacy”, come modificato dal recente decreto legislativo del 28 maggio 2012 n. 69.