RadioTv Forum: le Tv locali chiedono che lo switch-off delle ultime regioni slitti di almeno tre mesi

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Aeranti-Corallo: ‘Difficoltà nell'attivazione degli impianti e rischi interferenze rendono necessario un differimento, al fine di permettere alle emittenti di organizzare al meglio il processo di transizione’.

Italia


Marco Rossignoli

Si apre domani 22 maggio a Roma la 7a edizione del RadioTv Forum di Aeranti-Corallo. L’evento verrà inaugurato dal Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Massimo Vari, e dal Segretario generale della Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, Roberto Viola.

Successivamente, al convegno di apertura è prevista la relazione annuale del coordinatore Aeranti-Corallo e presidente Aeranti Marco Rossignoli sulle problematiche di attualità delle emittenti radiofoniche e televisive locali, cui seguiranno l’intervento di Luigi Bardelli, presidente Corallo e membro dell’esecutivo Aeranti-Corallo, e quelli del Sottosegretario Vari, del Segretario generale Agcom Viola nonché del Presidente del Coordinamento nazionale Corecom, Filippo Lucci.

 

Nel pomeriggio, si segnala il seminario sui temi di attualità della radiofonia locale, con interventi di Remo Lucchi e Giorgio Licastro di Gfk Eurisko che presenteranno la ricerca Radio Monitor (realizzata dalla stessa società) sull’ascolto radiofonico in Italia; Marco Rossignoli, che parlerà dello stato del digitale radiofonico e dell’avvio del progetto pilota in provincia di Trento di cui alla delibera n. 180/12/CONS della Agcom; Ugo Stocco di Advantage, che analizzerà le possibili linee di sviluppo della radiofonia su internet.

 

Mercoledì 23 maggio, in programma il seminario sugli aspetti tecnici e giuridici della fase di completamento della transizione alle trasmissioni televisive digitali terrestri.

Si sottolinea inoltre che, nell’arco di entrambe le giornate, verranno realizzati, in apposite sale, workshop tecnici e seminari giuridici su argomenti di interesse sia per il settore radiofonico, sia per quello televisivo.

 

Sicuramente, parlando del passaggio al digitale terrestre, si affronteranno alcune questioni chiave sulle quali Aeranti-Corallo ha sempre posto la propria attenzione.

Da tempo l’associazione sostiene, infatti, che un breve differimento (di 60-90 giorni) dello switch-off delle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia avrebbe consentito alle tv locali di realizzare la transizione al digitale in un contesto organizzativo accettabile.

Tale differimento, peraltro, secondo Aeranti-Corallo non sarebbe incompatibile con il quadro legislativo vigente che prevede il completamento della transizione sull’intero territorio nazionale entro dicembre 2012 (art. 16, comma 4 della legge n. 222/07), previa assegnazione dei diritti di uso delle frequenze entro giugno 2012 (art. 4 della legge n. 75/11).

Nella nota si legge anche che l’assegnazione delle frequenze relative all’Abruzzo, al Molise e alla provincia di Foggia è, tuttavia, avvenuta poche ore prima dei relativi switch-off, con ogni evidente conseguenza negativa ai fini dell’attivazione degli impianti nei tempi calendarizzati.

Inoltre sono molte le situazioni interferenziali tra l’Abruzzo e il Molise e tra l’Abruzzo e le Marche che necessitano di soluzione immediata.

 

Sarebbe auspicabile, conclude Aeranti-Corallo, che alla luce di tutto ciò, lo switch-off delle regioni Basilicata, Calabria e Sicilia venga differito di 60-90 giorni al fine di permettere alle emittenti di organizzare al meglio il processo di transizione.

E’ anche necessario che venga al più presto completata l’istruttoria relativa alle domande di dismissione volontaria delle reti in relazione alla problematica dei canali 61-69, al fine di poter comprendere quali siano le prospettive per le emittenti operanti nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Tren-tino Alto Adige, Lazio (esclusa la provincia di Viterbo) e Campania. Sarebbe, infatti, auspicabile che le assegnazioni frequenziali a suo tempo rilasciate (comprese quelle in banda III e quelle relative al beauty con-test) vengano confermate per evitare la perdita di sintonizzazione dei programmi e ulteriori rilevanti costi per le imprese.

L’Agcom, infine, non ha ancora emanato il nuovo piano delle frequenze relativo a queste ultime regioni. (r.n.)