Telemarketing selvaggio: stop del Garante Privacy alle chiamate promozionali anonime

di Alessandra Talarico |

I provvedimenti confermano i dubbi delle associazioni dei consumatori e dello stesso Garante nei confronti del Registro delle opposizioni, considerato insufficiente a tutelare i consumatori dalla piaga, tutta italiana, del telemarketing selvaggio.

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Nuovo giro di vite del Garante Privacy nei confronti delle chiamate promozionali effettuate da numero anonimo e a consumatori che si erano iscritti al Registro delle opposizioni.

 

Provvedimenti di blocco del trattamento dei dati sono quindi scattati nei confronti di tre società operanti nel settore del telemarketing e che promuovevano prodotti e servizi di altre aziende, contattando numeri telefonici di abbonati iscritti al Registro delle opposizioni e non rispettando quindi le nuove norme sul telemarketing che considerano illecito l’utilizzo di questi dati.

 

Non solo, questi call center non rendevano identificabile la linea chiamante, impedendo in tal modo agli abbonati di poter tutelare i loro diritti e contravvenendo agli obblighi previsti dal Codice privacy che – informa il garante Privacy – “vieta espressamente ai soggetti che effettuano chiamate commerciali e promozionali di camuffare o celare la loro identità”.

 

Fino a quando le tre società non si metteranno in regola e non comunicheranno all’Autorità la documentazione che comprovi l’avvenuto adeguamento, non potranno utilizzare i dati raccolti illecitamente.

 

Il Garante si riserva infine di aprire “autonomi procedimenti nei confronti delle aziende che si sono avvalse dei servizi dei tre call center, per accertare la liceità dei trattamenti svolti”.

 

I provvedimenti confermano quindi i dubbi delle associazioni dei consumatori e dello stesso Garante nei confronti del Registro delle opposizioni, considerato insufficiente a tutelare i consumatori dalla piaga, tutta italiana, del telemarketing selvaggio, che è anche costata un richiamo da parte della Commissione europea per il mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di privacy nelle comunicazioni elettroniche.

 

Anche il Garante privacy – dopo diversi interventi volte ad arginare gli abusi dei call center – aveva manifestato dubbi sulla proposta di istituire di un registro al quale iscriversi per evitare di essere disturbati da telefonate commerciali, ritenendolo giusto un altro modo per caricare i consumatori “di incombenze e problemi”.