Brevetti FRAND: anche Microsoft e Google d’accordo con Apple

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Microsoft ha fatto sapere di essere d’accordo con le richieste di Apple all’ETSI Sulla stessa lunghezza d’onda sembra essere anche Google che ha voluto confermare il suo impegno FRAND sui brevetti Motorola Mobility.

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La guerra dei ‘patent’ si fa sempre più intensa e senza esclusione di colpi. I tribunali sono pieni di cause e denuncie per violazione di brevetto parte di aziende anche molto importanti, come nel caso di Google, Apple e Samsung.

 

Proprio a seguito di tutte queste azioni legali che vedono schierati interi uffici legali, i protagonisti del mercato ICT mondiale sembra abbiano intenzione di cambiare le regole del gioco.

 

Proprio ieri Apple ha chiesto all’ETSI (l’ente europeo di standardizzazione) di fissare i principi fondamentali per regolamentare il modo in cui le aziende degli Stati membri concedono in licenza i loro brevetti. Nella sua richiesta, la società Cupertino sostiene che l’industria europea delle telecomunicazioni non ha al momento uno schema di licenza coerente per molti dei brevetti necessari in ambito mobile e ha quindi offerto i suoi suggerimenti per fissare livelli di royalty adeguati, che tutti – dice – dovrebbero seguire (Leggi articolo Key4biz).

 

In altri termini c’è necessità in Europa e non solo di rendere disponibili i brevetti di determinati standard tecnologici sotto condizioni definite “giuste, ragionevoli e non discriminatorie”, in una parola: FRAND (acronimo di ‘fair, reasonable and nondiscriminatory’).

 

Microsoft, questa mattina, ha fatto sapere di essere assolutamente d’accordo e di voler sostenere tale politica sui brevetti, senza minacce legali. Sulla stessa lunghezza d’onda sembra infine essere anche Google che ha voluto confermare il suo impegno FRAND sui brevetti Motorola Mobility.

                                                                                 

Riguardo all’accordo di acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, quest’ultima ha fatto sapere che i brevetti Motorola continueranno ad essere concessi in maniera ‘fair and reasonable’. Si tratta di circa 17 mila brevetti che MM ha portato in dote a Google e che sicuramente saranno utilizzati per potenziare Android e difenderlo dalle accuse di violazione.

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