Musica online: IFPI presenta il Report annuale. Raddoppiano le piattaforme e il fatturato cresce dell’8% a 5,2 mld di dollari

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Frances Moore (IFPI): ‘Abbiamo bisogno di una legislazione attenta e rigorosa da parte dei Governi per combattere il fenomeno dello scambio illegale di contenuti digitali’.

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Musica digitale

Presentato oggi a Londra da IFPI il nuovo Digital Music Report 2012. Dai dati emerge che il business della musica digitale ha fatto registrare nel 2011 importanti volumi di crescita, anche grazie alla penetrazione in nuovi mercati di servizi come iTunes, Spotify e Deezer. Le piattaforme che oggi offrono musica online sono ormai moltissime e diversificate, e la loro geografia si è fortemente ampliata, con servizi attivi in 58 Paesi.

Nel 2011 sono cresciuti i servizi in abbonamento, grazie anche a partnership con importanti player che hanno permesso di raggiungere un pubblico sempre più numeroso. I ricavi globali per le case discografiche sono cresciuti dell’8% circa, permettendo di raggiungere un fatturato pari a 5,2 miliardi di dollari nel 2011. Il consumatore oggi desidera servizi di download attraverso i quali possa non solo scaricare una singola traccia ( nel 2011 lo scaricamento dei singoli è aumentato dell’11%), ma anche album digitali ( +24%) e servizi premium in abbonamento. In quest’area, secondo le stime IFPI, la percentuale di coloro che rispetto agli anni precedenti hanno sottoscritto servizi in abbonamento, è cresciuta del 65%. 

 

Negli Stati Uniti, il mercato musicale più grande del mondo, i canali digitali hanno superato i formati di vendita tradizionali diventando la principale fonte di ricavi per le case discografiche. Globalmente, il 32% dei ricavi dell’industria musicale provengono dal digitale evidenziando quindi un’importante segnale di innovazione nei confronti di altri settori come il cinema, i libri, i media.

 

Tuttavia la pirateria rimane una barriera enorme alla crescita sostenibile della musica digitale. A livello globale, un utente su quattro che accede a servizi internet e scarica contenuti musicali  in modo illecito. Questo comportamento, secondo anche quanto emerge da una ricerca IFPI-Nielsen, continua a mettere in serio pericolo la crescita e soprattutto gli investimenti nel mercato della musica digitale.

 

Ci sono buone ragioni per essere ottimisti in merito allo sviluppo del mercato della musica online – ha spiegato Frances Moore, Amministratore Delegato di IFPI –  Moltissimi servizi legali di musica online si sono sviluppati in tutto il mondo e la scelta sempre più consapevole da parte dei consumatori digitali di utilizzarli, è stata rivoluzionaria. Al contempo si è cercata una strategia comune sul tema della lotta alla pirateria. Non dobbiamo mollare la presa, abbiamo bisogno di una legislazione attenta e rigorosa da parte dei Governi per combattere il fenomeno dello scambio illegale di contenuti digitali. La crescita passa anche attraverso l’innovazione e lo sviluppo di nuovi modelli di business basati ad esempio sulla pubblicità, in grado di finanziare il business legale della musica in rete.”

 

In breve i principali dati presenti nel rapporto 2012 stilato dalla federazione mondiale dell’industria discografica: 

 

I ricavi derivanti dalla musica digitale per le case discografiche sono aumentate dell’8% a livello mondiale nel 2011, facendo registrare un fatturato pari a circa 5,2 miliardi di dollari;

IFPI stima che siano 3,6 miliardi le tracce acquistate a livello mondiale nel 2011, con un incremento del 17%  (singoli e download di album);

I canali digitali rappresentano ora circa il 32% dei ricavi casa discografica a livello mondiale, contro il 29% del 2010. Ciò a fronte di 5% per i giornali, 4% per i libri e l’1% per film;

“Just The Way You Are” di Bruno Mars è stato il singolo più venduto del 2011, con oltre 12,5 milioni di copie;

Il volume delle vendite digitali è cresciuto del 24% a livello globale nel 2011, con Stati Uniti e nel Regno Unito cresciuti dal 19 e 27%  e la Francia del 71%;

Il numero globale degli abbonati per i servizi di musica online è cresciuto del 65% raggiungendo i 13,4 milioni contro gli 8,2 milioni del 2010;

I servizi in abbonamento hanno avuto un grande sviluppo, soprattutto nei paesi scandinavi. In Svezia, ad esempio, la sottoscrizione di abbonamenti a servizi di musica online nei primi 10 mesi del 2011, ha rappresentato l’84% dei ricavi digitali globali, grazie soprattutto al servizio di Spotify. Altri mercati hanno visto una crescita forte dei servizi in abbonamento, come la Francia con una crescita di oltre il 90% nei primi 11 mesi del 2011.

 

Musica digitale diventa globale

 

• All’inizio del 2011 i maggiori servizi di musica digitale erano presenti in 23 mercati. Ora sono presenti in 58 mercati;

• iTunes ha aperto i battenti in 28 nuovi mercati nel 2011, compresi tutti i membri dell’UE e 16 paesi in America Latina;

• Spotify lanciato negli Stati Uniti e quattro paesi europei, è ora in 12 Paesi;

• Deezer ha lanciato in 25 paesi in Europa, prevede di essere in 80 Paesi a livello internazionale entro la fine di febbraio 2012;

• Sony Music Unlimited è ora in 13 Paesi;

• Rara.com ha annunciato un nuovo servizio di streaming in 20 Paesi nel dicembre 2011;

• Google Music ha lanciato negli Stati Uniti nel novembre del 2011 – prevede l’ulteriore espansione nel 2012.

 

Per maggiori informazioni:

Digital Music Report 2012