Gli italiani sotto la lente dell’Istat: tanta Tv e internet, ma si leggono sempre meno libri e giornali

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Dall’Annuario statistico dell’Istat emerge che il 94% della popolazione guarda la Tv e il 51,5% si collega a internet.

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Il cinema resta in cima alle preferenze degli italiani, cresce anche il pubblico degli spettacoli sportivi. E’ quanto emerge dall’Annuario statistico italiano 2011 diffuso oggi dall’Istat.

Nel 2011 oltre due terzi della popolazione di sei anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa (70,9% uomini e 63,5% donne). Il cinema continua a raccogliere il maggior pubblico e, insieme agli spettacoli sportivi, registra un incremento rispetto al 2010. Infatti, oltre una persona su due è andata almeno una volta a vedere un film in sala. Nella graduatoria seguono le visite a musei e mostre (29,7%), gli spettacoli sportivi (28,4%), le visite a siti archeologici e monumenti (22,9%), la frequentazione di discoteche e balere (22,6%), il teatro (21,9%), gli altri concerti di musica (20,8%) e, all’ultimo posto, i concerti di musica classica, che interessano appena il 10,1% della popolazione.

 

Il teatro è l’unica attività fuori casa, fra quelle considerate, in cui la partecipazione femminile è maggiore rispetto a quella maschile (24% delle donne contro il 19,7% degli uomini). Guardare la televisione è un’abitudine consolidata per il 94% della popolazione di tre anni e più, senza distinzioni territoriali, generazionali o di sesso. L’ascolto della radio interessa invece il 59% della popolazione, anche se risulta in leggero calo (dal 59,1% al 57,8%) la percentuale dei “fedelissimi”, ovvero coloro che la ascoltano tutti i giorni.

 

Meno diffusa è l’abitudine alla lettura di giornali e libri: nel 2011 legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 54% delle persone in età scolare, mentre il 45,3% si dedica alla lettura di libri. Quest’ultima percentuale risulta in calo rispetto all’anno precedente (era il 46,8%), come pure quella di lettori “forti”, cioè coloro che hanno letto 12 libri e più in un anno (13,8% rispetto al 15,1% del 2010). I giovani di 11-14 anni sono i lettori più accaniti (62%), pur registrando un calo in confronto a un anno prima (65,4%).

Gli uomini leggono di più i quotidiani (60,3% contro il 48,1% delle donne), mentre le donne preferiscono i libri (51,6% contro il 38,5% degli uomini) e ne leggono in maggior numero.

 

In costante crescita risultano gli utilizzatori del pc e di Internet, i quali rappresentano ormai, rispettivamente, il 52,2% (51% nel 2010) e 51,5% (48,9%) della popolazione di 3 anni e oltre. L’uso del pc tocca il livello massimo tra i 15 e i 19 anni (quasi 9 ragazzi su dieci), ma gli utilizzatori aumentano anche fra i 65-74enni (14,9% contro il 13,7% di un anno prima), per scendere al 3,3% fra gli ultra settantacinquenni. A livello territoriale, permane uno squilibrio sia nell’uso del pc (Nord 56,9%, Centro 54,4%, Mezzogiorno 44,6%), che in quello di Internet (Nord 56,3%, Centro 54,2%, Mezzogiorno 43,7%).