YouTube: oltre 3 miliardi di visualizzazioni al giorno. Cresce la competizione con la Tv tradizionale

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La piattaforma di Google si prepara così al lancio di 100 canali originali, sostenuta dalle grandi major.

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Continua ad aumentare il numero dei video visti su YouTube che adesso supera i 3,5 miliardi di visualizzazioni quotidiane.

A dirlo stavolta non è un istituto di ricerche ma il vicepresidente della divisione Global Sales di YouTube, Lucas Watson, in occasione del Media Forum di Monaco. Le ultime stime risalivano al maggio scorso, quando la controllata di Google ha celebrato il suo sesto compleanno.

 

Oggi il sito registra più di 3 miliardi di visualizzazione al giorno. Negli ultimi sei mesi ha riportato un aumento quotidiano delle visite di circa 500 milioni. Nel maggio 2010, YouTube aveva tagliato il traguardo dei 2 miliardi di visite.

Questa crescita arriva proprio mentre la compagnia sta diventando sempre più popolare nel mondo. Oggi vanta oltre 800 milioni di spettatori unici al mese e più della metà non parlano inglese. Per Mark Mahaney di Citigroup, quest’anno l’azienda genererà più di 1 miliardo di fatturato netto contro i 500 milioni del 2010.

 

Già alcuni dei migliori contenuti del sito hanno un’audience in grado di competere con quella di certe reti via cavo. Una cosa molto importante visto che YouTube sta pianificando di introdurre un maggior numero di contenuti di qualità autoprodotti e si prepara a lanciare 100 canali originali per fornire agli utenti una valida alternativa alla Tv tradizionale (Leggi Articolo Key4biz).

 

La nuova operazione è frutto di una collaborazione con diversi grandi studios hollywoodiani, come Sony Pictures, Warner Bros (Time Warner), Universal (Comcast e GE), Lionsgate e diverse società indipendenti.

Con questa iniziativa, Google punta a cavalcare l’onda del successo delle smart tv e dei decoder che consentono ai telespettatori di guardare i video online sul televisore comodamente seduti sul salotto di casa.

 

E’ in forte crescita, infatti, il numero di teleutenti che guardano video sui loro smartphone o tablet, spingendo gli operatori del cavo e del satellite a produrre contenuti disponibili anche per schermi più piccoli.