Vimpelcom: tagli a costi e investimenti, se la crisi morderà più forte

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Se i ricavi di Wind non dovessero crescere come previsto, sarà messo in atto un piano di contingenza. Ma il Ceo Jo Lunder si è detto fiducioso, nonostante l’incertezza del quadro macroeconomico e gli sviluppi regolatori sfavorevoli.

Italia


Jo Lunder

Il gruppo russo Vimpelcom, che in Italia controlla Wind, ha previsto un ‘piano di contingenza’ – che include un taglio dei costi e degli investimenti – da mettere in atto nel caso in cui la crisi dell’euro zona dovesse avere un impatto maggiore sulla divisione italiana.

Il piano sarà attuato “se i ricavi non dovessero crescere come previsto” , ha affermato il Ceo di Vimpelcom, Jo Lunder, che però ha specificato che Wind registra performance superiori rispetto a quelle dei competitor e che la spesa dei consumatori non dovrebbe subire un rallentamento significativo, anche in questo contesto di crisi.

 

Wind ha chiuso i primi nove mesi di quest’anno con ricavi in crescita dell’1,9% a 4,1 miliardi di euro e un aumento della base utenti mobili del 6% a quota 20,8 milioni, mentre la base clienti nella telefonia fissa è cresciuta del 6,3% raggiungendo i 3,1 milioni con un incremento dei clienti in accesso diretto del 10,0% a quota 2,35 milioni. I clienti broadband sono aumentati ulteriormente e hanno raggiunto quota 2,1 milioni, il 14,8% in più rispetto al 2010.

 

Stando così le cose, dunque, il piano di contingenza non dovrebbe scattare ma se ce ne fosse bisogno sarebbero ridotti anche i piani di investimento. Wind ha partecipato all’asta per le frequenze 4G, spendendo in totale 1,1 miliardi di euro e ha già effettuato la prima tranche di pagamento, pari a 682 milioni di euro. Nel corso del prossimo anno dovrà proseguire con i necessari investimenti per la realizzazione della rete di nuova generazione.

 

L’operazione che ha portato Vimpelcom al controllo di Wind – attraverso l’acquisizione del 51% di Orascom Telecom – è stata conclusa a marzo dopo un lungo braccio di ferro con i soci norvegesi di Telenor, che si sono strenuamente opposti alla fusione.

Nel terzo trimestre, la società russa ha registrato un utile netto di 104 milioni di dollari, inferiore ai 124 milioni attesi dagli analisti e a fronte dei 496 milioni registrati lo scorso anno.

Dal processo di integrazione con Wind Telecom – la holding di Naguib Sawiris nota in precedenza come Weather Investments – la società ha già ottenuto sinergie per 1,9 miliardi di dollari sui 2,5 miliardi previsti.